Salvini apre al M5S. Grillo tace, Fico chiude: “Mai con la Lega”

Grillo e Salvini
Grillo e Salvini

ROMA. – Matteo Salvini apre, i vertici tacciono, Roberto Fico replica a muso duro. La prospettiva di un’alleanza Lega-M5S si arricchisce di un nuovo capitolo e continua ad infuocare il dibattito all’interno del Movimento. E’ il leader della Lega ad aprire ad un’alleanza con i pentastellati e lo fa a poche ore dal durissimo scontro tra M5S e Repubblica sul presunto colloquio tra Davide Casaleggio e lo stesso Salvini. Il tema, insomma, resta dirimente, e continua a dividere i Cinque Stelle.

Se i vertici restano prudenti (anche se in passato hanno più volte escluso alleanze) l’ala ortodossa, attraverso le parole di Fico, mostra il suo obiettivo: riportare a sinistra il Movimento. “L’alleanza naturale è quella del centrodestra: chiunque altro sostenga le posizioni della Lega, ad esempio Grillo che sull’immigrazione dice “Basta, ce ne sono troppi”, benvenuti”, sono le parole con cui Salvini apre, di fatto, ad un’asse con Beppe Grillo.

Il tema, precisa il leader della Lega, si proporrà solo il 26 giugno, ovvero il giorno dopo quei ballottaggi che, in chiave centrodestra, potrebbero fornire un’ulteriore prova dell’efficacia di una coalizione Lega-Fdi-FI. Con Silvio Berlusconi che, in vista del voto, non a caso manda un chiaro messaggio: “il centrodestra è indiscutibilmente unito”.

Il quadro, del resto, è repentinamente cambiato: se fino a qualche giorno fa il “Fianum” conduceva dritto alle larghe intese Pd-FI favorendo, di rigetto, il tentativo di un’intesa M5S-Lega, oggi sulla legge elettorale c’è un totale stand by. Di certo, dal giorno successivo al primo turno delle Comunali, i vertici M5S hanno dato il placet ad un paio di mosse – su migranti a Roma e ius soli – non lontane dall’universo leghista. Mosse vissute con una certa sofferenza da una parte del gruppo parlamentare.

Fino al post di Fico. “Caro Salvini, vorrei rincuorarti sul fatto che tra il M5S e la Lega, tra Beppe e te, la distanza di visioni, idee, contenuti è siderale”,scrive il capogruppo M5S precisando uno dei pilastri dell’ortodossia pentastellata: “i diritti umani per noi prevalgono sopra ogni cosa. Il M5S non crede che la soluzione ad ogni problema sia aggredire gli ultimi”.

Il messaggio, diretto a Salvini, ha in realtà due destinatari ‘occulti’: Davide Casaleggio e Luigi Di Maio, artefici della linea governista. E forse non è un caso che il post di Fico non sia pubblicato sul blog di Grillo né sia condiviso da Di Maio. Unica condivisione di un certo peso, quella di Roberta Lombardi.

Ma l’insofferenza per un’eventuale svolta leghista, all’interno del M5S, è evidente e, secondo alcuni rumors parlamentari, coinvolge anche Alessandro Di Battista anche se il “Dibba” mantiene un profilo basso: “è bene chiarire”, si limita a rispondere a Montecitorio a chi gli fa notare il post di Fico.

Per il M5S, in ogni caso, si profila un’estate rovente. Si parte dai dieci ballottaggi, per la campagna dei quali, da oggi, scendono in campo i ‘big’ Di Maio e Di Battista. Poi, a inizio luglio, ci sarà la presentazione del candidato alle Regionali di una Sicilia su cui i vertici puntano tutto o quasi. E infine ci sarà da dirimere il grande nodo delle candidature in merito alle quali Di Maio, parlando da Fabriano, torna a blindare la regola del doppio mandato.

Ma un interrogativo si avvicina per il M5S: chi sarà il vero sfidante di Di Maio? Se sarà Fico, la competizione potrebbe essere tra due visioni oggi molto diverse del Movimento.

(di Michele Esposito/ANSA)