Ex Ccf: gestione Verdini e management imprudente e ambiziosa

(ANSA) – FIRENZE, 19 GIU – La gestione del Credito cooperativo fiorentino è “risultata imprudente quanto ambiziosa, seguita dalla consapevolezza, maturata dapprima dal senatore Verdini e, subito dopo, quanto meno a partire dal settembre 2008 anche dal management, di un imminente disastro, ormai inevitabile”. Lo scrivono i giudici del tribunale di Firenze nelle motivazioni della sentenza con la quale hanno condannato Denis Verdini, senatore di Ala, a 9 anni e altre 33 persone (tra i quali gli imprenditori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei della Btp) a pene comprese tra 1 anno e 6 mesi e 6 anni. Condanne che i giudici spiegano con le dimensioni della vicenda, la “gravità enorme del fatto ricostruito”, la “patologia dei finanziamenti concessi”, l’indifferenza “verso la vigilanza” e lo “spregio delle regole”. Lo stato di insolvenza nel quale finì il Ccf, commissariato nel luglio 2010 dopo 20 anni di presidenza Verdini, è “ascrivibile a condotte gestionali abnormi ed irregolari, riconducibili al management”, non ai commissari.