Smartphone a bimbi, in Usa potrebbe esserne vietata la vendita

Toddler touching father's cell phone
Toddler touching father’s cell phone

ROMA. – Bambini senza telefonino non per scelta delle singole famiglie, ma per legge. Negli Stati Uniti potrebbe infatti entrare in vigore il primo divieto di vendita di smartphone da far usare ai bimbi. La novità riguarda lo Stato del Colorado, dove un gruppo di genitori vuol sottoporre agli elettori una legge che imponga ai negozianti non solo di non vendere dispositivi ai più giovani, ma di chiedere agli acquirenti l’età di chi sarà il proprietario del cellulare comprato. Negando l’acquisto in caso si tratti di ragazzini sotto i 13 anni.

L’iniziativa si chiama Difesa dell’infanzia naturale ed è del gruppo Parents Against Underage Smartphones (Genitori contro gli smartphone ai minorenni) che ora dovranno raccogliere le firme per sottoporre il divieto al voto nel 2018. A capitanare il gruppo è il medico anestesista e padre di 5 figli, Tim Farnum, secondo cui con uno smartphone i bambini “passano dall’essere felici, estroversi, energici, interessati al mondo, all’essere solitari. Vogliono trascorrere tutto il tempo nella loro cameretta – ha spiegato al The Coloradoan – e perdono interesse per le attività esterne”.

Porre un limite all’uso degli smartphone vede favorevoli i pediatri. La Società italiana di pediatria preventiva e sociale nel 2014 ha evidenziato l’opportunità di vietare il telefonino ai bambini sotto i 10 anni, mentre nell’autunno scorso l’Accademia americana di pediatria ha fissato in un’ora il limite massimo giornaliero per smartphone e tablet tra i 2 e i 5 anni, insieme a regole familiari certe sull’uso dai 6 anni in su. La misura del Colorado interesserebbe oltre 3mila attività commerciali, con i negozianti che rischiano una multa a partire dai 500 dollari.

Diversa la situazione di qua dall’oceano. In Irlanda a rischiare una multa da 100 euro sarebbero i genitori: una proposta di legge punta a vietare la vendita ai minori di 14 anni e a sanzionare padri e madri che lasciano i bambini connessi a internet senza supervisione. Più morbida la scelta nella città giapponese di Kariya, dove tre anni fa le autorità hanno imposto il divieto di usare smartphone dopo le ore 21 ai 13mila bambini tra i 6 e i 15 anni, ma senza conseguenze per i genitori in caso di mancata osservanza.

A favore di un limite potrebbero però essere gli stessi genitori: stando a un sondaggio condotto nel 2015 dal gruppo inglese Internet Matters, l’85% di chi ha figli alle elementari vorrebbe un limite d’età per gli smartphone, fissato a 10 anni.

(di Laura Giannoni/ANSA)