Repubblicani vincono in Georgia, Trump “promosso”

NEW YORK. – La repubblicana Karen Handel vince nelle elezioni congressuali speciali nel sesto distretto della Georgia. E l’amministrazione Trump tira un sospiro di sollievo: al termine di quattro mesi di agguerrita campagna elettorale, la più costosa per un posto in Congresso della storia americana, Handel batte il democratico Jon Ossoff, 30 anni e sui cui il partito aveva riposto tutte le sue speranze.

Il presidente Donald Trump non nasconde la sua soddisfazione: ”Una grande vittoria di Karen Handel. Siamo orgogliosi id te” twitta poco dopo l’esito del voto. La vittoria di Handel consente ai repubblicani di mantenere un seggio che è loro dal 1979 e che è apparso in bilico fino all’ultimo, anche se poi il conteggio finale è stato nettamente a vantaggio della candidata di destra, che ha ottenuto il 52,6% dei voti contro il 47,4% del rivale.

”Non è il risultato che speravamo ma è l’inizio di qualcosa di grande” afferma Ossoff rivolgendosi ai suoi sostenitori. La sua sconfitta riaccende i riflettori sul partito democratico che ha incassato quest’anno una serie di sconfitte nelle elezioni speciali nonostante la rabbia degli elettori contro il presidente Donald Trump.

Ossoff la sua parte l’ha fatta e ha fatto sperare fino alla fine il partito in un distretto tradizionalmente repubblicano: a soli 30 anni e volto nuovo della politica, Ossoff in breve tempo ha raccolto 25 milioni di dollari, giunti da tutti i liberal degli Stati Uniti come segno di rimostranza nei confronti di Trump.

Nonostante la sconfitta di Ossoff, i democratici sono sollevati dai buoni numeri giunti da South Carolina dove ha vinto per il posto alla camera in gioco il repubblicano Ralph Norman: si è trattato però di una vittoria di misura, con meno di quattro punti percentuali di scarto in un distretto fortemente repubblicano grazie all’affluenza elevata degli elettori afroamericani.

La vittoria in Georgia e in South Carolina sono una spinta per Trump e il partito repubblicano ad andare avanti con l’ambiziosa agenda politica: i risultati potrebbero accelerare e rendere più facili gli sforzi dei repubblicani in Senato per l’abolizione dell’Obamacare.

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