Via libera della Camera a Commissione banche, un anno per le indagini

ROMA. – Via libera definitivo all’unanimità, e con sole tre astensioni dell’Aula della Camera alla commissione d’inchiesta sulle banche, che potrà agire ad ampio raggio, dagli istituti sostenuti dalla mano pubblica a quelli in risoluzione. Una chance, ha detto il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, “per fare chiarezza sulle molte situazioni che hanno provocato le crisi bancarie”, a patto che ci si muova in fretta e “senza strumentalità”.

Tutti positivi i commenti delle forze politiche: Renato Brunetta di Fi definisce la commissione “l’unica cosa buona fatta in questa legislatura”, mentre il M5S, con Alessio Villarosa tiene un intervento durissimo e polemico sulla vicenda Etruria e accusa la maggioranza di “aver perso tempo” nel dare il via libera allo strumento di indagine.

Ecco in sintesi come sarà la bicamerale:

40 COMPONENTI, NODO PRESIDENZA: composta da 20 deputati e 20 senatori (dovranno dichiarare alla presidenza della Camera di appartenenza di non avere ricoperto incarichi di amministrazione e di controllo negli istituti bancari oggetto dell’inchiesta), ora scatta la ricerca del profilo adatto a ricoprire il ruolo di presidente, che anche le opposizioni rivendicano. La bicamerale ha un orizzonte temporale di un anno per concludere le sue indagini, che dipenderanno però dalla fine della legislatura, e procederà con i poteri e le limitazioni dell’autorità giudiziaria. Non potrà esserle opposto il segreto d’ufficio né il segreto professionale o quello bancario.

PLATEA AMPIA, DA DISSESTI A RISOLUZIONE: l’ambito di inchiesta andrà dalla verifica della gestione degli istituti in crisi o finiti sotto l’ombrello pubblico, come accadrà a Mps, che ha già fatto richiesta di ricapitalizzazione precauzionale, e probabilmente alle due venete. Ma si indagherà anche sulle banche finite in risoluzione, che al momento sono le vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti.

FARO SU COMPENSI MANAGER E VENDITE AL RETAIL: la commissione potrà indagare su modalità e strumenti adottati dagli istituti per la raccolta, con particolare attenzione alla “correttezza” della vendita di prodotti alla clientela retail, soprattutto di obbligazioni, ma anche sui modelli di gestione e sui criteri adottati per la remunerazione dei manager.

SI INDAGA ANCHE SU EFFICACIA REGOLE E VIGILANZA: Nel suo spettro di azione, la commissione includerà anche l’operato nelle crisi delle autorità di vigilanza. Un tema non indifferente in vista anche della scadenza del mandato del governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco a fine anno, mandato rinnovabile (una sola volta) a discrezione del governo.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)

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