Evasione Iva record. Padoan: “Controllo conti per crescita”

Il Presidente Sergio Mattarella con il Ministro Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan e il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giorgio Toschi alla cerimonia del 243° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza (Foto Ufficio Stampa Quirinale)
Il Presidente Sergio Mattarella con il Ministro Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan e il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giorgio Toschi alla cerimonia del 243° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza (Foto Ufficio Stampa Quirinale)

L’AQUILA. – Tre miliardi e mezzo di euro. E’ la ‘montagna’ di Iva non pagata da 3.700 ‘evasori’ totali scovati dalla Guardia di Finanza in appena 5 mesi, con un aumento record del 300% rispetto al 2016. E’ solo uno dei dati diffusi dalle Fiamme Gialle in occasione del 243/o dalla fondazione del Corpo che, ha sottolineato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, è sempre più “indispensabile” per perseguire la strategia del governo. Strategia, ha sottolineato il ministro, che sta finalmente dando i suoi frutti e che ha consentito, con equilibrio, sia di tenere in ordine i conti sia di dare impulso alla crescita.

Padoan, davanti agli allievi della Scuola della Gdf dell’Aquila e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha sottolineato gli “importanti risultati” conseguiti dall’esecutivo che ora iniziano ad essere confortati da dati congiunturali che “confermano e rafforzano il miglioramento ciclico dell’economia”.

Non solo, il titolare di via XX settembre ha rivendicato la scelta di intraprendere “una politica equilibrata volta a stabilizzare la finanza pubblica e favorire la crescita”, perché “il controllo dei conti”, unito al percorso di riforme, è “condizione per un ritorno stabile alla crescita”.

Il ministro ha poi sottolineato la necessità “di continuare a contrastare l’illegalità in tutte le sue forme, che è fonte di ingiustizia, è causa di minor benessere economico e limita le risorse da investire in infrastrutture e servizi utili alla collettività”. Ruolo per il quale è in prima linea la Gdf che sta portando avanti, tra l’altro, una “decisa e sistematica” azione di contrasto al finanziamento illecito al terrorismo, come ha spiegato il il generale Giorgio Toschi.

Nei primi mesi dell’anno le Fiamme Gialle hanno moltiplicato gli sforzi, scoprendo non solo evasori Iva ma anche 803 società ‘fantasma’ utilizzate tra l’altro per le frodi carosello, oltre ad aver proposto sequestro di disponibilità patrimoniali e finanziare per 1 miliardo ai responsabili di frodi fiscali, di cui 225 milioni già eseguiti.

Sul fronte della corruzione e degli appalti pubblici la Gdf ha riscontrato danni erariali per 1,8 miliardi, con indagini che hanno portato all’arresto di 230 persone (+42%). Alla criminalità organizzata sono stati invece già sequestrati 2 miliardi di beni, tra immobili, quote societarie e aziende, mentre sono stati oscurati 493 siti che vendevano merce contraffatta online.

(dell’inviata Silvia Gasparetto/ANSA)

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