Migranti: incentivo di 150 milioni di euro ai Comuni “accoglienti”

ROMA. – Scatta l’incentivo per i Comuni che accolgono migranti. Gli sbarchi continuano a ritmi record (71mila quest’anno, +27% rispetto al 2016) ed i prefetti stentano a trovare posti, spesso per la mancata collaborazione dei sindaci. Il Governo ha così stanziato 150 milioni di euro per il 2018 da distribuire ai Comuni in base al numero di stranieri effettivamente accolti. Il contributo, ha annunciato il ministro dell’Interno, Marco Minniti, è contenuto nel decreto legge Mezzogiorno che prevede anche una deroga per consentire agli stessi Comuni di assumere personale da destinare alle attività di accoglienza ed integrazione.

Un provvedimento simile, ma con 50 milioni di euro in meno di stanziamento, era stato attivato lo scorso anno e prevedeva un contributo di 500 euro per ciascun profugo accolto. L’obiettivo è allargare la platea dei Comuni che ospitano richiedenti asilo (attualmente attorno a 2.800), secondo il principio dell’accoglienza diffusa: piccoli numeri da distribuire in tanti centri. Ma non ci saranno iniziative dei prefetti per imporre a sindaci la presenza di richiedenti asilo: queste sarebbero “non corrispondenti alle linee strategiche predisposte dal ministero dell’Interno”, ha sottolineato Minniti al question time.

Il ministro ha quindi ricordato che il piano concordato nello scorso dicembre tra Viminale ed Anci “fissa la quota di accoglienza a 200 mila unità, parametro tuttora vigente: non vi è stata alcuna iniziativa finalizzata all’innalzamento della quota”. Attualmente nel sistema di accoglienza (tra centri straordinari, Sprar e Centri di accoglienza governativi) le presenze si stanno avvicinando ai 200mila.

Ma, ha assicurato Minniti, “qualunque variazione” al tetto fissato “si renda in futuro eventualmente necessaria, non potrà che conseguire da un’apposita intesa fatta dal ministero dell’Interno con l’Anci”. Il Viminale vuole infatti potenziare la collaborazione con i Comuni per arrivare ad “un progressivo superamento dei grandi centri d’accoglienza; tra l’altro la diffusione sul territorio consente di tenere un giusto equilibrio tra il diritto di chi è accolto e il diritto di chi accoglie, questione cruciale per la prospettiva di un’integrazione che funzioni, sapendo che su questi temi si misurano le prospettive della democrazia nel nostro Paese”.

Il ministro ha infine annunciato la possibilità di nominare commissari straordinari di Governo per “consentire il superamento di situazioni di particolare degrado presenti nelle aree dei comuni di Manfredonia (Foggia), San Ferdinando (Reggio Calabria) e Castel Volturno (Caserta), caratterizzati da una massiva concentrazione di cittadini stranieri.

L’obiettivo – ha aggiunto – è quello di ripristinare la legalità in ambiti territoriali che vedono emergere forti criticità di varia natura, contrastando nel contempo con determinazione il fenomeno del caporalato, nel solco delle finalità perseguite dalla recente legge approvata dal Parlamento”.

(di Massimo Nesticò/ANSA)