G7 Trasporti: connessioni e automazione, il futuro della mobilità

CAGLIARI. – Restare connessi, per uno sviluppo durevole e ricco di opportunità per i giovani, aver cura per le infrastrutture esistenti, riconoscendone il valore sociale, promuovere il futuro che passa per l’innovazione e la sostenibilità: per Graziano Delrio è questo il messaggio più forte lanciato dal G7 Trasporti di Cagliari, sesto vertice sotto la presidenza italiana, a quasi un mese dal summit di Taormina.

Per la terza volta, dopo le riunioni in Germania e Giappone, i sette grandi hanno affrontato il tema dei veicoli automatizzati, “importantissimo e in evoluzione – ha spiegato il ministro italiano – tanto che abbiamo costituito un gruppo di lavoro che si occuperà solo di guida automatizzata, perché più sensori nelle nostre auto fanno rima con più sicurezza, riduzione di emissioni e strade meno congestionate”.

Tutti punti contenuti nella dichiarazione congiunta di Marc Garneau (Canada), Alexander Dobrindt (Germania), Keiichi Ishii (Giappone), Chris Grayling (Regno Unito), Elaine Chao (Stati Uniti), Violeta Bulc (Commissione Europea), Francois Poupard (Francia).

“Ognuno ha condiviso il nord e il sud dei propri Paesi, le difficoltà insomma – ha detto Delrio a fine lavori – e siamo arrivati alla conclusione che le infrastrutture devono essere ben pensate, anche attraverso la promozione di partenariati con risorse private”.

Il summit ha preso il via in una Cagliari blindata dalle forze dell’ordine ma con divieti soft, massima allerta soprattutto nell’area della ex Manifattura Tabacchi che ha ospitato i lavori. Il ministro italiano ha accolto i colleghi in Prefettura, poi tutti hanno partecipato a una passeggiata per le vie del quartiere di Castello fino ai Giardini Pubblici dove i sette hanno cenato all’aperto.

Sveglia presto oggi, subito il discorso di apertura tenuto da Delrio, poi le due sessioni in programma: condivisione di best pratiche e modelli di infrastrutture sostenibili; guida automatizzata. In mattinata il titolare dei Trasporti ha anche ricevuto i presidenti della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, della Corsica, Gilles Simeoni, e delle isole Baleari, Francina Armengol.

I tre hanno presentato un documento comune nel quale hanno richiesto il riconoscimento dello stato di insularità e dei benefici che ne derivano. In particolare le regioni insulari vorrebbero prevedere la possibilità di stabilire tariffe fisse e potersi interconnettere nelle reti di trasporti europee e nei corridoi di trasporto. Ma hanno anche proposto il mobility compact, un contratto attraverso il quale i vettori aerei si impegnano, dietro contributo pubblico, ad assicurare un aumento del flusso di passeggeri in entrata nei periodi di bassa stagione.

In serata, dopo la conferenza stampa finale, percorso in bici al Poetto e camminata fino al limite della spiaggia cagliaritana per poter ammirare il mare del Golfo degli Angeli.

(di Roberto Murgia/ANSA)