A Times Square cabine telefono con le storie degli immigrati

NEW YORK,. – Nell’epoca degli smartphone, quando la conversazione si riduce ad un messaggio, a Times Square si fa un salto indietro per tornare alla vecchia cabina telefonica. E’ l’idea che è venuta all’artista di origini afghane Aman Mojadidi, che con la sua installazione ‘Once Upon a Place’ ha deciso di utilizzare delle vecchie cabine telefoniche per far ascoltare attraverso un ricevitore le storie degli immigrati.

Le cabine saranno posizionate a partire dal 27 giugno all’incrocio tra la 46ma strada e la Settima Avenue. Le storie saranno raccontate personalmente da immigrati ora residenti a New York e originari di paesi come l’Italia, Bangladesh, Belgio, Burkina Faso, Cameron, Cina, Colombia, Egypt, Gambia, Ghana, Irlanda, Israele, Giappone e diversi altri.

L’audio è sia in inglese che in lingua originale. Secondo il Pew Research Center, entro il 2065 un americano su tre sarà immigrato o avrà genitori immigrati. A New York oltre un terzo dei residenti sono nati all’estero e si parlano quasi 800 lingue diverse in tutte e cinque le municipalità della città.