Droga: crescono i detenuti, 43,26% in cella per traffico

ROMA. – Dopo alcuni anni di calo, nel 2016 sono tornati ad aumentare i detenuti per reati legati alle droghe. Lo rileva il Libro Bianco sulle droghe, all’8/a edizione, reso noto in occasione della Giornata mondiale contro la droga, in cui si ribadisce che “la repressione e il proibizionismo hanno fallito”. E che, fra l’altro, segnala il significativo aumento di segnalazioni di minori per consumo di sostanze illecite, +237% in un anno.

Secondo il Libro Bianco (un’iniziativa di La società della ragione onlus insieme a Forum droghe, Antigone, Cnca e Associazione Luca Coscioni), dopo l’importante calo del 2015 è in aumento anche il numero delle persone segnalate al Prefetto per consumo di sostanze illecite: da 27.718 a 32.687 (+17,92%) con una impennata delle segnalazioni dei minori (+237,15%).

“Si conferma marginale il peso della vocazione ‘terapeutica’ della segnalazione al Prefetto: solo 122 persone vengono sollecitate a presentare un programma di trattamento socio-sanitario; 9 anni prima erano 3.008. Le sanzioni amministrative riguardano invece il 40,25% dei segnalati. La segnalazione al prefetto dei consumatori di sostanze stupefacenti ha quindi natura principalmente sanzionatoria”.

La repressione colpisce per quasi l’80% i consumatori di cannabinoidi (78,98%), seguono i consumatori di cocaina (13,68%) e eroina (5,35%). Dal 1990, 1.164.158 persone sono state segnalate per possesso di sostanze stupefacenti ad uso personale; di queste il 72,57% per derivati della cannabis.

Gli affidamenti in prova al servizio sociale, gli affidamenti terapeutici per dipendenti da sostanze, sono leggermente diminuiti al termine del 2016, e costituiscono il 23,35% del totale degli affidamenti e il 12,77% delle misure alternative in corso alla fine dell’anno.

Per quanto riguarda la popolazione carceraria: il 43,26% dei detenuti in Italia è in cella per violazione della legge sulle droghe. 17.733 detenuti al 31/12/2016 lo erano a causa dell’art. 73 del Testo unico che punisce la produzione, il traffico e la detenzione di droghe illecite. Si tratta del 32,52% del totale. A questi si aggiungono 5.868 ristretti per l’art. 74 (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope), il 10,74% del totale, in calo rispetto al 2015.

Inoltre, 13.356 dei 47.342 ingressi in carcere nello scorso anno hanno violato l’art.73; si tratta del 28,21% degli ingressi in carcere: dei 1519 ingressi in più in carcere rispetto all’anno precedente, il 70% (1072) è dovuto a condanne o accuse di produrre, vendere o detenere droghe proibite. Il 25,9% della popolazione carceraria è tossicodipendente; si tratta di 14.157 persone su 54.653, un numero in aumento.

Per l’economista Marco Rossi, la cui posizione è riportata nel Libro Bianco, l’impatto complessivo positivo sui conti pubblici, per effetto di un’eventuale legalizzazione della cannabis, sarebbe di circa 4 miliardi di euro.

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