Philip Morris raddoppia gli investimenti in Italia, altri 500 milioni e 600 posti

BOLOGNA. – Altri 500 milioni di euro. Fino ad altri 600 nuovi posti di lavoro. Philip Morris International raddoppia il proprio investimento nel bolognese per espandere – entro la fine del 2018 – la capacità produttiva dello stabilimento per prodotti senza fumo a Crespellano, la prima fabbrica della multinazionale nata per la produzione su larga scala degli stick di tabacco usati con il dispositivo di riscaldamento elettronico Iqos.

La fabbrica attuale, completata nel settembre 2016 e sempre con un investimento di circa mezzo miliardo, impiega già più di 600 persone, che fanno parte delle oltre 1000 del gruppo in quest’area. La decisione annunciata oggi è parte dei piani dell’azienda per raggiungere una capacità installata totale annua di circa 100 miliardi di stick di tabacco riscaldato entro la fine del prossimo anno.

“La scorsa settimana abbiamo annunciato la realizzazione della nostra seconda fabbrica ‘greenfield’ a Dresda in Germania – ha detto Frederic de Wilde, Presidente della Regione Unione Europea per Philip Morris International – L’espansione del primo impianto a Crespellano, mostra il livello dei nostri attuali sforzi per trasformare in realtà, nel più breve tempo possibile, la visione di Philip Morris International di un futuro senza fumo”.

Una decisione quella di rafforzare la propria presenza in Emilia-Romagna è stata accolta con grande soddisfazione. Partendo dall’ex premier, Romano Prodi, per il quale si tratta di “un segnale molto importante”, onda lunga della “battaglia durissima” per attrarre il primo investimento fatta con un’azione comune di “imprenditori, enti locali e Regione”. Quanto allo stabilimento che sorgerà a Dresda “Eh, – ha detto con una punta di orgoglio il professore – ma è più piccolo”.

E se gli imprenditori regionali, per bocca del presidente regionale di Confindustria, Maurizio Marchesini, si dicono soddisfatti e sottolineano come “la legge per l’attrattività funzioni. Ora bisogna renderla più stabile”, di notizia positiva parlano il presidente della regione, Stefano Bonaccini (“L’Emilia-Romagna è una regione sempre più attrattiva per imprese che creano nuovi posti di lavoro” ha detto) e il sindaco Metropolitano, Virginio Merola, che, come Prodi e Marchesini, ha invitato a raccogliere gli allarmi – lanciati nei mesi scorsi dallo stesso ad di Philip Morris Italia, Eugenio Sidoli – sulla domanda superiore all’offerta di periti, tecnici, ingegneri: “Dobbiamo promuovere l’istruzione tecnica per far capire ai nostri giovani che in questo settore esiste un futuro promettente”.

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