Doping: Tranquilli, su 14enni è un crimine contro l’umanità

(ANSA) – ROMA, 28 GIU – “Ricorrere al doping nello sport è già qualcosa che ha a che fare con il crimine; in un caso come questo, siamo di fronte a un crimine contro l’umanità”. Non ha timore di accostamenti arditi, Carlo Tranquilli, professore esperto in materia di lotta al doping, commentando il caso del ciclista 14enne trovato positivo ad un test della Nado Italia effettuato in occasione di una gara regionale. La sostanza rilevata dal test sul giovanissimo atleta è il Mesterolone. “È un anabolizzante che dà problemi collaterali micidiali – spiega Tranquilli, presidente della sezione Lazio della Federazione medici sportivi (Fmsi) – Somministrarlo a un 14enne vuol dire rovinarlo nel pieno della sua crescita, perché ciò potrà avere ricadute ormonali, a livello sessuale, cardiovascolari e potenzialmente anche tumorali. E tutto questo fin dal primo utilizzo, non sono rischi che insorgono solo dopo un uso prolungato. Perché a quell’età un bambino è ancora in fase di sviluppo e quindi si va ad incidere negativamente su quel processo”.