Cgil Cisl e Uil, avanti uniti su pensioni e fisco

ROMA. – Sindacati compatti sul fronte delle pensioni e del fisco. I leader di Cgil, Cisl e Uil promettono battaglia contro un ulteriore aumento dell’età pensionabile, chiedendo di bloccare l’automatismo legato all’aspettativa di vita, e si dicono pronti ad andare avanti insieme per costruire una piattaforma unitaria sulla riforma fiscale. Ospiti del congresso nazionale della Cisl, richiamano così l’unità di azione.

La convergenza arriva anche su un intervento legislativo sulla rappresentanza, per i sindacati ma anche per le imprese. In attesa del riavvio del confronto con il governo sulla cosiddetta fase due della previdenza, al cui centro ci sono le pensioni dei giovani a cui vanno assicurati assegni “dignitosi”, la loro posizione è univoca.

L’aumento dell’età pensionabile sarebbe un “gigantesco schiaffo alla nostra piattaforma e iniziativa. Si determinerebbe una rottura difficile da colmare”, avverte il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. “Non è assolutamente pensabile un ulteriore aumento”, afferma la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, dicendosi d’accordo con Camusso e sostenendo “una profonda rivisitazione del meccanismo di adeguamento all’aspettativa di vita. “Sarebbe ridicolo”, aggiunge il leader della Uil, Carmelo Barbagallo.

Sul fisco, invece, viene raccolto l’invito rivolto, in apertura del congresso, dalla stessa Furlan a definire subito con Cgil e Uil una piattaforma unitaria, che parta dal taglio dell’Irpef sui lavoratori e pensionati. “Dobbiamo impegnarci tutti” a costruirla, dice Camusso, ribadendo la contrarietà al taglio del cuneo: è “sbagliato” affrontare il tema del fisco “in termini di decontribuzione temporanea e di interventi sul cuneo fiscale”.

Il sì alla piattaforma unitaria arriva anche da Barbagallo, secondo cui in questo modo “abbiamo più probabilità di successo, perché tutte le cose che in questi ultimi due anni abbiamo fatto assieme hanno raggiunto degli obiettivi. Per questo ho rilanciato ancora una volta l’unità sindacale”. Posizioni che Furlan apprezza apertamente.

Sulla rappresentanza, dopo l’apertura su un intervento legislativo fatta anche dalla Cisl, Camusso sottolinea che definire “una cornice che derivi dai nostri accordi e affronti soprattutto il tema della rappresentanza delle imprese è essenziale” per “dare certezza” anche alla contrattazione.

“Siamo arrivati al punto che occorre una legge di sostegno”, sostiene Barbagallo. E a rimarcare il ruolo dei sindacati è Furlan: “Per noi parlano i fatti, quello che abbiamo fatto difendendo migliaia di posti di lavoro”.

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