Mattarella: “In Italia, le riforme fanno volare la crescita”

Toronto 29/06/2017 Il Presidente Sergio Mattarella visita il Centro Organizzativo Scuole Tecniche Italiane (Foto Ufficio Stampa Quirinale)
Toronto 29/06/2017
Il Presidente Sergio Mattarella visita il Centro Organizzativo Scuole Tecniche Italiane (Foto Ufficio Stampa Quirinale)

TORONTO. – Il Pil cresce, la ripresa si rafforza dimostrando plasticamente come il motore virtuoso delle riforme si stia manifestando in dati macroeconomici. Riforme molte delle quali realizzate in questi anni e alcune ancora da chiudere. Sergio Mattarella dal Canada raccoglie le preoccupazioni sulla stabilità dell’Italia e sulla possibilità che il percorso riformatore sia stato rallentato dopo il no al referendum costituzionale – sentimento diffuso anche oltre Oceano – e interviene, spiega, rassicura.

Lo fa rispondendo ai giornalisti e ad alcuni opinionisti economici canadesi difendendo l’azione del Governo – anzi dei governi, visto che si tratta di un processo avviato da anni – snocciolando le tante leggi approvate e quelle oggi in cantiere. Mostrando la determinazione del Quirinale a fare il possibile affinchè questo cammino non si interrompa.

Per dare corpo a quest’analisi Mattarella parte dai recenti decreti salva-banche (quello per la Popolare di Vicenza e Veneto Banca è in linea con il precedente per il Monte dei Paschi) garantendo sulla bontà e l’indispensabilità dell’operazione: “nei giorni scorsi – ricorda il capo dello Stato durante la sua visita in Canada – il governo con un intervento che ha riguardato le ultime due banche in difficoltà ha messo in sicurezza il sistema bancario italiano”.

Aggiungendo una stoccata di taglio europeo alle critiche circolate in questi giorni a Bruxelles sull’operazione: “e ciò è avvenuto con un sostegno finanziario anche molto minore di quello che hanno dovuto sostenere alcuni altri paesi d’Europa”. Ma questa è solo la premessa. Per il presidente infatti è ormai molto chiaro che gli interventi dell’esecutivo sono determinanti e non si devono fermare visto che “l’Italia sta crescendo e le autorità internazionali hanno rivisto al rialzo le previsioni del pil italiano”.

Insomma, spiega Mattarella ai suoi interlocutori d’oltreoceano mentre in Italia resistono rumours sulla possibilità di elezioni anticipate, l’Italia si è rimessa in moto, “è un Paese affidabile” e soprattutto “non è un Paese fermo”. Quindi, messo in sicurezza il sistema bancario, ora tutti devono rimboccarsi le maniche (a partire dagli istituti di credito) per “accompagnare la ripresa”.

“E siamo fiduciosi che questa cresca, anche per effetto delle riforme che sono state attuate e che sono ancora in corso”, sottolinea il presidente lanciando un chiaro messaggio alle forze politiche italiane. E ricorda, tra i tanti, gli interventi fatti sulla giustizia, le pensioni, il lavoro, la pubblica amministrazione, la scuola, la ricerca, il fisco, e ora la concorrenza e le banche. Ma c’è tanto da fare per non sprecare questo venticello di ripresa.

(Dell’inviato Fabrizio Finzi/ANSA)

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