Tour: crono e maglia gialla a Thomas, Froome già vola

( Rolf Vennenbernd/dpa via AP)
( Rolf Vennenbernd/dpa via AP)

ROMA. – Bastano pochi chilometri di Tour de France e arrivano i primi verdetti di una strada che sembra invasa dal sapone: Alejandro Valverde scivola sull’asfalto bagnato di Duesseldorf, seguendo una traiettoria irregolare e va a schiantarsi con violenza sulle transenne, poi finisce in ospedale. Corsa finita per lui, che è lui strategicamente l’uomo più importante della Movistar, in altre parole per Nairo Quintana, uno dei favoriti.

Gli altri verdetti arrivano presto e parlano di un dominio assoluto del Team Sky che conquista la prima maglia gialla con il gallese Geraint Thomas, uno dei due atleti (l’altro era Mikel Landa) che si erano andati a infrangere sul motociclista della Polstrada ai piedi del Blockhaus, durante il Giro d’Italia numero 100.

La maglia gialla uscente Chris Froome è sesto e ha dimostrato di poter già volare: il keniano naturalizzato inglese, appena sente odore di Grande boucle, diventa un cavallo di razza, incontenibile e smisurato. Fra i candidati alla maglia gialla di Parigi, sesto posto nella crono di oggi a parte, è quello che va più forte. La splendida giornata degli ‘Skymen’ è completata dalla terza piazza di Vasili Kiryienka, terzo nell’ordine d’arrivo. Thomas vola a 52,282 km/h, come se l’asfalto fosse asciutto, ricoprendo i 14 chilometri in 16’04″48 e infliggendo 5″ di distacco al giovane Stefan Kueng, svizzero della Bmc.

Il campione del mondo a cronometro, nonché beniamino di casa, Tony Martin, è ‘solo’ 4/o, staccato di 8″, davanti a Matteo Trentin che chiude a 10″ da Thomas e con un vantaggio di 2″ su Froome che, se dovesse continuare su questi livelli, difficilmente si vedrà sfuggire il poker al Tour.

Chi esce con le ossa rotte dalla prima sfida delle due programmate contro il tempo è Richie Porte che addirittura rimedia 47″ da Thomas e dunque 35″ da Froome, piazzandosi al 49/o posto. Un secondo ha diviso Porte da Quintana, la cui giornata è stata poco propizia, non tanto per il distacco rimediato dai paladini del Team Sky, quanto per avere perso il murciano Valverde, corridore che avrebbe potuto aiutarlo nei momenti più difficili di una corsa che dura tre settimane.

Si è difeso bene Fabio Aru, 62/o al traguardo con un distacco di 52″ da Thomas, ma in ritardo di pochi secondi da altri pretendenti al podio. E Contador? LO spagnolo ha gareggiato sulla difensiva, pagando dazio perfino ad Aru, che non è uno specialista delle prove contro il tempo, più veloce di lui per 2″. In grave ritardo anche Esteban Chaves, a 1’13” dalla maglia gialla. Anche per lui il Tour comincia in salita.