Maggio nero per il lavoro: più disoccupati e calo occupati

La manifestazione dei precari Bros all'esterno del Municipio di Napoli, 24 luglio 2014. ANSA / CIRO FUSCO
La manifestazione dei precari Bros all’esterno del Municipio di Napoli, 24 luglio 2014.
ANSA / CIRO FUSCO

ROMA. – Cinquantunomila occupati in meno e il tasso di disoccupazione che risale dall’11,2% all’11,3%. E’ il bilancio di maggio per il mondo lavoro tracciato dall’Istat, che segna un nuovo stop dopo i progressi di aprile. Ancora una volta, la situazione è più grave per i giovani: la disoccupazione tra le persone di 15-24 anni raggiunge il 37%, un valore più che doppio rispetto alla media europea. L’Italia è anche il Paese, alla luce dei dati Eurostat, dove i ragazzi in cerca di impiego aumentano di più, con un balzo di 1,8 punti nell’ultimo mese.

In generale, nell’Eurozona la disoccupazione è tornata al livello più basso da marzo 2009 (il 9,3%), mentre lo Stivale è in ritardo di oltre tre anni, ai livelli di fine 2012. La battuta d’arresto di maggio è, per l’occupazione italiana, il primo segno meno dopo otto mesi.

Diminuiscono quasi tutte le forme di lavoro e quasi tutte le fasce di età, tranne i contratti a termine e i lavoratori ultracinquantenni. La contrazione colpisce soprattutto gli uomini e molto meno le donne che hanno superato i livelli pre-crisi, anche se oltre metà di loro ancora non lavora. Il confronto con lo scorso anno resta comunque positivo: 141 mila occupati in più, 114 mila lavoratori in più a tempo indeterminato e 55 mila disoccupati in meno.

Dal governo, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, invita quindi a leggere i numeri in prospettiva. “Dopo il forte aumento registrato ad aprile, la diminuzione degli occupati a maggio non muta le tendenze di medio-lungo periodo”, afferma. Ma le statistiche infiammano la polemica politica il giorno dopo che il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha parlato del “rischio” di creare un milione di posti di lavoro entro la fine della legislatura.

“Su disoccupazione e immigrazione ancora fallimenti del Pd. Litigiosi e inconcludenti: Gentiloni e Renzi a casa, elezioni subito!”, attacca il leader della Lega, Matteo Salvini. Mentre il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, scrive su Twitter: “invece di sparare cifre a caso, Matteo Renzi pensi ai disastri del Jobs act”. L’assalto arriva anche da sinistra, con il deputato di Mdp, Arturo Scotto, che parla di “conferma del fallimento” della riforma, e dai Cinque stelle che invitano a “investire sui giovani per cambiare rotta”.

Dal fronte sindacale, la Uil esprime preoccupazione per la “frenatina” dell’occupazione, la Cisl vede una “ripresa da consolidare” e la Cgil denuncia un mercato del lavoro “stagnante” da rilanciare con politiche nuove. Sulla stessa linea, per una volta, l’ufficio studi di Confcommercio parla di un “dato brutto, che riduce notevolmente l’entusiasmo di un mese fa”.

(di Chiara Munafò/ANSA)

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