Industria della pasta, l’Italia si conferma leader

MILANO. – L’Italia non scende dal podio e si conferma primo produttore mondiale di pasta. Una supremazia consolidata grazie all’inversione di rotta registrata nel 2016, quando il totale trafilato dai pastifici italiani ha raggiunto quota 3,32 milioni di tonnellate, in rialzo rispetto ai 3,27 milioni dell’anno precedente, ma al di sotto dei 3,42 milioni del 2014. Per una delle industrie simbolo del Bel Paese è il terzo miglior risultato dal 2007, nonostante il calo del fatturato a 4,74 miliardi di euro (-1,1%).

Analoga la dinamica dei consumi interni, che, con 1,42 milioni di tonnellate, sono scesi ai minimi del decennio. Il massimo lo si registrò nel biennio 2010-2011 con 1,54 milioni di tonnellate consumati. In crescita invece le esportazioni, per 1,98 milioni di tonnellate (+3,4%), a fronte degli 1,83 milioni del 2015 e agli 1,93 milioni del 2014. A passo di gambero invece il loro valore, sceso a 2,17 miliardi, pari al 46% dei ricavi totali.

Sono i dati diffusi nel corso dell’assemblea annuale di Aidepi, l’Associazione dell’industria del dolce e della pasta, presieduta da Paolo Barilla, che ha ricordato la recente creazione di Uif, l’Unione Italiana Food, insieme ad Aiipa, l’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari.

Un nuovo soggetto, secondo Barilla “la più grande organizzazione di categoria del settore alimentare in Europa”, che fa capo a Confindustria e che raggruppa in totale 450 aziende alimentari attive in 20 comparti merceologici, dai pastifici alle tonnare, per un fatturato complessivo di oltre 35 miliardi di euro.

In crescita anche i dati relativi al settore dolciario in ripresa con 1.96 milioni di tonnellate prodotte (+1,4%) per un valore di 13,2 miliardi di euro (+0,8%). Un nuovo terreno di gioco favorevole per l’Italia, anche se solo in ambito Ue, con oltre 1 milione di tonnellate di prodotti da forno (+1,4%), per un valore che supera i 5 miliardi di euro, in crescita del 2,8% sul 2015.

Migliore il risultato del cioccolato e dei prodotti a base di cacao, con una produzione di circa 520.000 tonnellate (+3,2% sul 2015) per un valore di quasi 5 miliardi di euro (+3,9% sul 2015). In progresso poi la confetteria, con una produzione in ripresa di quasi 100 mila tonnellate (+1,8%) per un valore totale di oltre un miliardo di euro, in rialzo dell’1% rispetto al 2015.

(di Paolo Verdura/ANSA)