Terrorismo: Corte Milano, Isis usa strategia della tensione

(ANSA) – MILANO, 5 LUG – L’Isis segue una “strategia della tensione diretta a sconvolgere le regole del vivere quotidiano e restringere quindi spazi di libertà individuale e aggregazione, imponendo i Paesi sotto minaccia in un massiccio e logorante impegno nelle investigazioni e predisposizione di forze dell’ ordine” e, allo stesso tempo, “istigando singoli individui” ad azioni terroristiche “prive di programmazione” e che dunque “difficilmente” possono essere “previste e sventate”. Lo scrive la Corte d’Assise d’appello di Milano nei motivi della sentenza che a maggio ha confermato le condanne a 6 anni per il tunisino Lassaad Briki e per il pakistano Muhammad Waqas, arrestati nel 2015 e, intercettati, parlavano di un attentato alla base Nato di Ghedi. Avevano foto del Duomo di Milano e del Colosseo. La Corte presieduta da Sergio Silocchi parla dei “recenti attacchi” in Europa e rileva il reato di terrorismo internazionale, che giustifica arresti e condanne, “può avere ad oggetto anche attività” solo “preparatorie”.