Intesa Milan-Donnarumma, la firma attesa nel fine settimana

Prima i fischi, appena prendeva la palla, poi anche uno striscione offensivo ("Dollarumma") e addirittura le fotocopie di dollari poi gettate in campo dietro la porta: è cominciato così l'Europeo Under 21 di Gigio Donnarumma, portiere dell'U21 azzurra, in campo a Cracovia contro i pari età danesi. ANSA/FERMO IMMAGINE
Prima i fischi, appena prendeva la palla, poi anche uno striscione offensivo (“Dollarumma”) e addirittura le fotocopie di dollari poi gettate in campo dietro la porta: è cominciato così l’Europeo Under 21 di Gigio Donnarumma, portiere dell’U21 azzurra, in campo a Cracovia contro i pari età danesi.
ANSA/FERMO IMMAGINE

MILANO. – Il Milan e Gianluigi Donnarumma hanno finalmente trovato un’intesa sul prolungamento del contratto. Mancano solo la firma, epilogo una telenovela che ha visto la puntata decisiva andare in scena in un hotel a pochi chilometri da Casa Milan. Da una parte l’ad e il ds rossoneri, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, dall’altra non solo i procuratori del portiere, Mino ed Enzo Raiola, mamma Marinella e papà Alfonso, per la prima volta al tavolo delle trattative.

Concluso con una stretta di mano fra Fassone e Mino Raiola, l’incontro pare proprio quello determinante. Secondo indiscrezioni l’ufficialità è attesa entro il fine settimana, dopo mesi di rotture, ripensamenti, fughe in avanti, frenate e schermaglie mediatiche.

Le ultime risalgono a ieri, quando Fassone ha confermato che la proposta rossonera (quinquennale da 6 milioni di euro per Donnarumma, e da un milione di euro per il fratello Antonio) era stata approvata dal giocatore e dalla sua famiglia mentre non c’era ancora accordo con Raiola sulla clausola da 100 milioni di euro, dimezzata in caso di mancata qualificazione alla Champions e una serie di corollari economici, ossia le sue commissioni.

La presenza dei signori Donnarumma al fianco dei due procuratori significa che il fronte del calciatore è allineato, e conferma che la famiglia e il portiere hanno voluto fortemente prolungare il rapporto con il Milan. A sua volta il club, secondo quanto viene fatto filtrare, non avrebbe accettato compromessi sulle clausole, determinando commissioni definite “normali” per una simile operazione. Ora al massimo restano dettagli di cui potrebbe aver discusso Enzo Raiola con i dirigenti rossoneri in una secondo riunione avvenuta poco dopo a Casa Milan.

Il portiere ha seguito queste ultime fasi da Ibiza, dove ha deciso di volare lunedì senza sostenere l’esame di maturità, che a questo punto è rinviato all’estate prossima, quella del Mondiale 2018. A Milanello lo attendono martedì prossimo ma non è escluso che possa rientrare prima a Milano per mettere la firma sul suo primo contratto da professionista, che lo renderà il calciatore italiano più pagato in Serie A, con un ingaggio trenta volte superiore a quello di Buffon alla sua età.

Quest’anno il diciottenne era invece il meno pagato fra i titolari rossoneri, nonostante lo status di unica stella della squadra e idolo dei tifosi, ottenuto una parata dopo l’altra. La mancanza di gesti di particolare riconoscenza da parte della società a fine stagione, una serie di crisi diplomatiche in avvio di negoziato, assieme allo scetticismo di Raiola nei confronti del progetto cinese, nonché le richieste economiche dello stesso procuratore, sono concause della prima rottura: il 15 giugno Raiola annuncia a Fassone che Donnarumma non intende accettare la proposta di rinnovo da 5 milioni di euro.

Mentre l’Europeo Under 21 del portiere è turbato dalla bufera di critiche sui social e dal lancio di soldi finiti da parte del Milan Club Polonia, la trattativa fra le parti riprende dietro le quinte: il club sospende la ricerca di un sostituto e comincia ad avere un ruolo sempre più incisivo la famiglia Donnarumma, in particolare Antonio, destinato ora a fare la riserva della riserva del fratello Gianluigi. Lascia il segno anche la visita di Montella a casa Donnarumma a Castellammare di Stabia, ma il negoziato si sblocca solo domenica scorsa quando il Milan alza l’offerta di un milione, includendo Antonio nel pacchetto. Dopo qualche giorno di suspense, ora la firma sembra proprio l’unico elemento che manca.

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