L’Italia paese di gente “generosa”, tra i doni barche e case

ROMA. – C’è chi deve accontentarsi di una cravatta e chi, per Natale, riceve una casa o un aereo. Il primo rapporto ‘Dati statistici notarili’ mostra come nel 2016 le donazioni immobiliari sono state oltre 138 mila con un picco alla fine dell’anno, in parte per motivi fiscali, in parte proprio per la tradizione dello scambio di regali sotto l’albero. Dall’analisi dei dati, che coprono l’attività del 94% dei notai in esercizio, emerge “uno spaccato di chi compra immobili in Italia, perché compra e dove lo fa”, come spiega il presidente del Consiglio nazionale del notariato, Salvatore Lombardo.

Per esempio si scopre che oltre un’agevolazione prima casa su dieci, circa il 12%, è richiesta da ultrasettantenni che acquistano appartamenti per donarne l’usufrutto ai parenti. E tra le prove di “generosità” degli italiani ci sono anche i regali di due aerei, 29 barche, 46 auto, 3.955 aziende e 11.819 quote o azioni, operazioni che a volte nascondono escamotage per pagare meno tasse.

Nel mercato immobiliare, al di là delle donazioni dei nonni, i veri protagonisti sono i giovani adulti, alle prese con l’esigenza di fare un “nido” per la propria famiglia. Le prime case rappresentano infatti metà delle 632.500 compravendite di fabbricati analizzate e un acquirente su due ha tra 18 e 45 anni.

Anche le donne, in questo campo, giocano un ruolo centrale, quasi di parità con gli uomini: rappresentano oltre il 48% di chi compra casa (e il 45% dei beneficiari di mutui ipotecari). I nuovi finanziamenti complessivamente sono ripartiti e vengono concessi soprattutto ai più giovani, con la fascia di età tra i 18 e i 35 anni che pesa per il 33,3% del totale. Si tratta perlopiù di prestiti di ammontare limitato, nel 65% dei casi compreso tra 50 mila euro e 150 mila.

“Il giovane che ottiene il mutuo, compra casa, si sposa. Dà un forte contributo all’economia”, sottolinea Lombardo enfatizzando l’importanza del riavvio del credito anche per l’attività notarile che “negli ultimi cinque anni ha perso il 50%” e mostra ora segnali di una “leggera ripresa, dislocata in modo diverso sul territorio”. In particolare, per il settore immobiliare, il Nord pesa da solo per il 56% delle compravendite, con la Lombardia che si afferma come la Regione più dinamica, seguita da Lazio, Veneto e Piemonte. E tra i mesi dell’anno è proprio luglio, insieme a dicembre, quello di maggiore attività.

(di Chiara Munafò/ANSA)

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