Tour: Kittel tris da record, con Zabel nella storia

Marcel Kittel sul podio a Nuits-Saint-Georges, France, 07 lugio 2017. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO
Marcel Kittel sul podio a Nuits-Saint-Georges, France, 07 lugio 2017. EPA/GUILLAUME HORCAJUELO

ROMA. – Marcel Kittel da record. Cala il tris e si conferma re delle volate, al Tour de France di ciclismo. Il tedesco volante ha eguagliato il connazionale Erik Zabel, per 12 volte vittorioso nella Grande Boucle, entrando nella storia. Facile prevedere che lo sprinter della Quickstep-Floors diventi il più vittorioso in assoluto, vista la giovane età: Kittel, infatti, ha solo 29 anni e una carriera che può regalargli ancora tante soddisfazioni.

Difficile prevedere se arriverà a Parigi (i precedenti non sono confortanti, in tal senso), anche in relazione agli sforzi compiuti in questa prima parte di Tour e le energie – anche nervose – spese per mettere tutti in fila. La conquista della maglia verde, anche per la concomitante assenza di Peter Sagan il ‘cattivo’, può essere un incentivo in più. Si vedrà.

Il successo odierno di Kittel (tre tappe su sette) nella Troyes-Nuits Saint-Georges) è stato però molto meno netto di quelli conquistati ieri a Troyes e nella Duesseldorf-Liegi. Il norvegese Boasson Hagen, infatti, lo tenuto in scacco fino agli ultimi millimetri ed è stato un battito di ciglia ad assegnare la vittoria di tappa.

Anche il fotofinish, però, lascia perplessi e fa il paio con la decisione della giuria di assegnare la vittoria al tedesco. Boasson Hagen, infatti, sembra toccare leggerissimamente la linea del traguardo, ma tant’è. Non è la prima volta che una decisione del genere fa discutere, né sarà l’ultima.

L’olandese Dylan Groenewegen è stato il combattivo di giornata e Chris Froome ha portato al traguardo ancora una volta la maglia gialla senza particolari patemi. Tutto previsto. Ma per il keniano bianco il bello viene adesso, perché da domani la strada del Tour comincerà a salire e allora ci sarà spazio per la battaglia vera, quella indica i nomi dei possibili candidati al podio e quelli che, invece, s’illudono di poterci salire.

L’8/a tappa, da Dole a Station des Rousses, lunga 187,5 chilometri, presenta un Gran premio della montagna di 3/a Categoria (il Cole de la Joux, a 1.043 metri), poi uno di 2/a (748 metri), infine Montée de la Combe de Laisia Les Molulunes di 1/a categoria (1.202 metri), che incombe a soli 11 chilometri dal traguardo. Ci sarà spazio per qualche attacco, anche piccolo, nell’attesa del tappone di domenica, che presenta sei Gpm dei quali tre di hors categorie.

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