Musica: l’elettronica 3D dei Kraftwerk ha aperto Umbria jazz

(ANSA) – PERUGIA, 7 LUG – Musica elettronica che fa da soundtrack ad uno spettacolo di visual art, o viceversa. Comunque la si prenda, sono i Kraftwerk, che hanno aperto Umbria Jazz con il loro spettacolo in 3D. La band tedesca che più di 40 anni fa aprì la strada ad una possibile integrazione uomo-macchina applicata alla musica ha messo in scena una performance complessa in cui la tecnologia, oggi più che allora, gioca un ruolo fondamentale. Al pubblico vengono consegnati all’ingresso gli occhialini tridimensionali senza i quali si perderebbe molto. Le immagini scorrono sullo schermo come la storia raccontata da un film, attraverso una sequenza onirica di forme e colori. Forti, oppure insinuanti. Nella macchina del tempo digitale della “Centrale Elettrica” scorrono i file di una idea di musica che spiazzo’ tutti, quando la storia cominciò, tanto era completamente differente da tutto il resto, se non addirittura visionaria. Oggi sembra calata alla perfezione nella normale quotidianità. Anche in questo caso, la realtà di una tecnologia che si è infiltrata persino nel processo creativo ha superato l’immaginazione. I quattro musicisti-robot (solo Ralf Hutter, uno dei due fondatori con Florian Schneider, fa parte dell’attuale formazione) sono allineati sul palco dell’ arena Santa Giuliana con davanti le loro macchine da musica e diffondono una scaletta in cui c’è praticamente tutto il meglio: Computerworld, Computerlove, The Manmachine, Spacelab, Neonlights, Autobahn, Die Roboter. Anche se sono entrati nel dna di tanti movimenti musicali degli ultimi 40 anni i Kraftwerk sono ancora un esemplare unico. (ANSA).