Leopoldo López agli arresti domiciliari

CARACAS – Il Tribunale Supremo di Giustizia ha deciso di concedere gli arresti domiciliari a Leopoldo López, il leader del movimento Voluntad Popular, condannato per aver promosso la protesta violenta contro il presidente della Repubblica, circa tre anni fa. López a febbraio del 2014 si consegnò alla Giustizia volontariamente, forse pensando che non sarebbe stato condannato. E invece, dopo un lungo processo concluso nel 2015, il Tribunale lo trovò colpevole. La pena fu di 13 anni e 9 mesi da scontare nella prigione militare di Ramo Verde.
Il Tribunale Supremo di Giustizia ha giustificato la decisione di commutare la pena per i domiciliari a causa delle delicate condizioni di salute del leader politico. López fu uno dei primi prigionieri politici del Paese che, stando al “Foro Penal Venezolano”, sono oggi oltre 300.
Leopoldo López aveva sempre affermato che non avrebbe mai accettato di tornare a casa e sottolineato che avrebbe lasciato il carcere solo dopo la liberazione di tutti i prigionieri politici come lui. Ma ora è ai domiciliari.
La notizia è stata accolta con gioia dagli esponenti del Tavolo dell’Unità Democratica e con diffidenza dai simpatizzanti del “chavismo”. Comunque sia, il ritorno a casa di Leopoldo López, anche se ora ai domiciliari, rappresenta apre una nuova tappa nello scontro tra Opposizione e Governo.

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