Spiaggia “fascista”, rimossi i cartelli con Mussolini

VENEZIA. – Adesso che d’improvviso era diventata la spiaggia più famosa d’Italia, ‘Playa Punta Canna’ a Chioggia perde il principale motivo d”attrazione’: i cartelli con le foto di Benito Mussolini e gli slogan ‘al manganello’ sono già stati rimossi. Per ordine del Prefetto di Venezia, Carlo Boffi, che in tutti quei richiami all’ordine e ‘al regime’ del gestore, Gianni Scarpa, e nelle immagini di braccia tese verso il Duce ha visto solo possibili richiami all’apologia del fascismo, non alla bellezza esotica dell’arenile chioggiotto.

“Questo è il mio saluto, se non ti piace me ne frego”; o ancora: “Nonno Benito, per un’Italia onesta e pulita torna in vita”. Quando alla Prefettura sono arrivate immagini e relazione della Digos sull’arenile trasformato in spiaggia ‘fascista’ c’è stato poco da valutare: è scattata l’ordinanza che ha imposto l’immediata rimozione dei cartelli e messaggi inneggianti al fascismo. In aggiunta una segnalazione alla Procura, “per verificare l’esistenza del resto di apologia”.

Scarpa è stato convocato in Questura: “un colloquio civilissimo – ha detto al termine – gente che ha capito perfettamente che voglio difendere il terreno dove lavoro. Qui non c’è nessuna apologia del fascismo, io sono anti-politico”. Il ‘tazebao’ con le immagini del Duce e gli slogan del Ventennio sono però cosa recente, conferma la Polizia locale, perchè ad inizio della stagione estiva non c’erano.

Scarpa, il 66enne titolare della concessione che nega di essere fascista, ma odia la democrazia, in verità ci ci aveva già provato: “se parcheggi male, manganello”, aveva scritto nel posteggio auto. Un turista aveva segnalato la cosa, e i vigili l’avevano diffidato a rimuovere l’avviso violento.

“Ho tolto quel cartello, ma con quelli nuovi mi sa che ho fatto peggio…” avrebbe confidato oggi alle forze dell’ordine. Il Comune di Chioggia, con una giunta pentastellata, ha preso le distanze e condannato l’iniziative del gestore di ‘Punta Canna’, e attende di conoscere le sanzioni nei suoi confronti per decidere: la concessione demaniale – che fa riferimento al codice della navigazione – non prevede la sospensione, ma la revoca o la decadenza se chi l’ha ottenuta non ha più i requisiti necessari.

I turisti che oggi si abbronzavano a ‘Punta Canna’ difendono Scarpa, confermando le qualità dell’arenile, “pulito e senza schiamazzi”. “Ha investito ogni anno in questo ‘bagno’ – spiega un cliente – rendendolo più bello e confortevole”. “I discorsi di Gianni? Esprime i suoi pensieri in maniera un po’ ‘forte’, ma spiaggia fascista assolutamente no. Io non sono fascista”.

Nel pieno della discussione del Ddl sull’antifascismo, la vicenda di Chioggia ha rinfocolato la polemica politica. “Sono sgomenta e non sottovaluto questi segnali di considerazione del regime fascista, segnali autoritari e pericolosi per una democrazia” ha detto la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli. L’assessore veneto ‘forzista’ Elena Donazzan, ex An, ha invece attaccato il Prefetto di Venezia, accusandolo di “eccesso di zelo politico, per supportare con l’ordinanza la linea del Pd mentre alla Camera è discussione una legge liberticida”.

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