Eisenberg, amico di Trump, nuovo ambasciatore a Roma

Eisenberg ambasciatore Roma
Eisenberg, amico Trump, nuovo ambasciatore a Roma. REUTERS/Joshua Robertd
Eisenberg ambasciatore Roma
Eisenberg, amico Trump, nuovo ambasciatore a Roma. REUTERS/Joshua Robertd

WASHINGTON. – Da Goldman Sachs a Via Veneto (e Villa Taverna), passando per incarichi pubblici e attivismo nel partito repubblicano, in cui si colloca nell’area moderata e di cui è stato tesoriere, oltre a contribuire all’elezione di Donald Trump presidente con una strepitosa campagna di raccolta fondi. E’ il percorso di Lewis M. Eisenberg, che Trump ha nominato come ambasciatore degli Usa in Italia e presso la Repubblica di San Marino. Nomina che attende adesso soltanto la ratifica del Senato, come da prassi.

Finanziere, investitore e filantropo. Amico personale di Donald Trump, il nome di Eisenberg circolava da tempo. E’ nato nel 1942 in Illinois, ma la sua città adottiva è New York, dove si trasferì nella prima metà degli anni ’60 per frequentare la Cornell University. Laureatosi nel 1966 scelse di rimanere nella Grande Mela, che a sua volta lo scelse.

Cominciò infatti immediatamente la sua carriera a Wall Street, assunto da Goldman Sachs lo stesso anno. Nella banca d’investimenti restò fino al 1989, vi percorse un’intera ‘epoca’, attraversando cambiamenti e trasformazioni: fu nominato prima partner nel 1978, poi guidò la divisione equity della banca di investimenti, a capo della quale rimase fino a quando non lasciò nel 1989.

Nel 1990 una nuova avventura finanziaria: fondò la Granite Capital International che rimase per alcuni anni il fulcro delle sue attività concentrate a Wall Street, da cui però nella seconda parte degli anni ’90 fu breve il passo verso il settore pubblico, quando gli furono affidati incarichi cruciali nell’amministrazione locale, tra cui quello di presidente della Port Authority di New York e New Jersey per sei anni, l’agenzia pubblica che controlla le infrastrutture tra i due stati.

Ruolo che ricopriva anche durante gli attacchi dell’11 settembre. Nel 2002, l’anno successivo, Eisenberg fu nominato direttore della Lower Manhattan Development Corporation che gestì la ricostruzione del World Trade Center. A quel punto la sua attività politica aveva preso definitivamente forma ed è proseguita fino ad oggi con diversi passaggi significativi: la fondazione del Republican Leadership Council è uno di questi.

Si tratta di un gruppo politico che si definisce fiscalmente conservatore e socialmente inclusivo, a conferma del suo posizionamento da moderato all’interno del Grand Old Party. Ed è noto per il ruolo di spicco che ha avuto nella elezione di Donald Trump, con efficacissime raccolte fondi durante la campagna elettorale, che da moderato gli hanno conferito una certa autorità nell’avvicinare l’establishment moderato al tycoon.

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