Luigi Di Maio indagato a Genova per diffamazione

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Luigi Di Maio. ANSA/ANGELO CARCONI
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Luigi Di Maio lascia l’hotel Forum al termine dell’incontro con Davide Casaleggio, Roma, 27 giugno 2017. ANSA/ANGELO CARCONI

GENOVA. – Finite le elezioni amministrative, non sono finiti i guai in casa 5 Stelle. La procura di Genova ha indagato per diffamazione il vice presidente della Camera Luigi Di Maio dopo la querela presentata da Marika Cassimatis, espulsa dal Movimento e poi candidata a sindaco di Genova con una sua lista. La professoressa, assistita dall’avvocato Lorenzo Borrè, aveva denunciato Di Maio per alcune frasi pronunciate proprio nel capoluogo ligure durante il comizio di chiusura della campagna elettorale, lo scorso nove giugno.

“I cittadini – aveva detto il vice presidente dal palco – apprezzano sempre quando una forza politica allontana chi si approfitta della stessa. Alcuni si fanno eleggere con questa e dopo poco passano al gruppo misto”. Una frase che secondo Cassimatis era offensiva nei suoi riguardi e che dimostrava come il vice presidente “non avesse capito che la vicenda con Beppe Grillo era stata chiusa”.

La vicenda in questione riguardava le Comunarie, le votazioni online degli iscritti per scegliere il candidato sindaco. La professoressa le aveva vinte con pochi voti di scarto su Luca Pirondini, il tenore del teatro Carlo Felice poi candidato sindaco per i 5 Stelle. Grillo aveva però annullato le votazioni con la frase “Fidatevi di me” e aveva indetto nuove consultazioni in rete. La professoressa aveva impugnato la sua “epurazione” e il tribunale civile di Genova le aveva dato ragione, ma alla fine aveva deciso di correre da sola.

Nel frattempo, la professoressa aveva querelato per diffamazione il comico genovese e Alessandro Di Battista per alcune frasi pubblicate sul blog il 17 marzo dopo l’annullamento delle Comunarie che l’avevano scelta come candidata e per una intervista rilasciata alla tv del Corriere della Sera. La procura li aveva indagati ma dopo due settimane ne aveva chiesto l’archiviazione. Adesso il nuovo capitolo di un divorzio per nulla consensuale.