Pensioni, Ape social: ultimo giorno, verso un boom di domande

pensioni
Pensioni, Ape social
pensioni
Pensioni, Ape social

ROMA. – Giornate, o meglio ore, clou per le famiglie che vogliono cogliere la finestra dell’anticipo pensionistico ma anche per quelle interessate al ‘bonus asilo nido’. Dietro entrambe le misure c’è l’Inps che è chiamata a gestire tutte le pratiche online. Domani la prima scadenza: alla mezzanotte scadono i termini per la presentazione delle domande di Ape social. Da lunedì 17 invece si potrà fare richiesta per ottenere 1.000 euro l’anno per aiutare i genitori con figli piccoli.

Per i sindacati c’è da far presto anche su un’altra questione: impedire l’innalzamento dell’età per l’uscita a 67 anni. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, però sottolinea: “ne parleremo dopo l’estate”, quando l’Istat aggiornerà l’aspettativa di vita. Intanto si guarda ai risultati dell’Ape.

“Secondo le nostre previsioni alla fine le domande accettate saranno in linea con quanto previsto”, dice il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli. Anzi, aggiunge, “del budget a disposizione dovrebbe anche avanzare qualcosa, dato che avrà precedenza chi è più vicino ai requisiti ordinari”.

L’ultimo aggiornamento dell’Inps, di una settimana fa, ha visto già superare quota 50mila, contando sia le richieste di Ape che di agevolazione per i lavoratori precoci. E’ facile ipotizzare lo sfondamento del tetto massimo fin qui indicato, che sarebbe di 60mila. Un plafond basato sui finanziamenti in cassa, 300 milioni per quest’anno. Ma non è detto che tutte le istanze avanzate saranno poi riconosciute, ci sarà sicuramente una percentuale di scarto, anche perché si tratta di una ‘prima’ assoluta.

“I tempi sono stati stretti, ma sta procedendo bene, anche grazie al lavoro dei patronati”, spiega Domenico Proietti della Uil. Chi non sarà riuscito a rispettare i tempi può sperare in un ripescaggio, purché ci siano margini di spesa e la richiesta arrivi entro novembre, quando la misura diventerà operativa. Per il sindacalista della Cisl, Maurizio Petriccioli, siamo davanti alla “reintroduzione di una flessibilità necessaria”, nel rispetto dei “più deboli”.

Per accedere infatti bisogna avere requisiti oltre che anagrafici (63 anni di età), anche sociali (come la disoccupazione). Quanto ai paletti, non ci sono vincoli sui redditi per il bonus sui nido e per il sostegno ai bambini sotto i tre anni con problemi di salute. Un limite però c’è ed è nelle risorse a disposizione (144 milioni). Considerando che ha la priorità chi è più veloce nel fare domanda si può immaginare una sorta di click day.

(di Marianna Berti/ANSA)

Lascia un commento