Pensioni: l’Ape sociale non si applica agli italiani all’estero

Ape social, come andare in pensione prima del tempo.
Ape social, come andare in pensione prima del tempo.
Pensioni, italiani all'estero
Pensioni

ROMA. – “Avevamo chiesto chiarimenti sull’applicabilità o meno dell’Ape sociale – anticipo pensionistico per determinate categorie di lavoratori – ai lavoratori italiani emigrati e residenti all’estero. Ora i chiarimenti sono arrivati dall’Inps nella Circolare n. 100 del 16 giugno 2017 e non lasciano spazio ad alcun dubbio. L’Ape sociale si applica solo ai residenti in Italia”.

Lo dicono in una nota i deputati del Pd eletti all’estero Marco Fedi e Fabio Porta. “Come è noto – spiegano i deputati dem – l’indennità c.d. APE sociale consente di anticipare di oltre tre anni l’età pensionabile e spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, nonché alla Gestione separata, i quali (semplifichiamo) o siano disoccupati o assistano i familiari o siano invalidi civili o svolgano lavori usuranti.

Requisiti questi difficilmente documentabili e verificabili se si vive all’estero, e in ogni caso l’Inps ha deciso di considerare l’Ape sociale una prestazione assistenziale subordinata alla residenza in Italia (non costituisce insomma una vera e proprio trattamento pensionistico)”.

Fedi e Porta aggiungono: “La concessione dell’indennità infatti – ci spiega l’Inps nella sua Circolare – è subordinata alla residenza in Italia ed alla condizione che il soggetto abbia cessato l’attività lavorativa. Per attività lavorativa deve intendersi attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero.

Inoltre, altro particolare non trascurabile, ai fini del perfezionamento dell’anzianità contributiva minima (dei 30/36 anni) richiesta per l’accesso al beneficio si tiene conto di tutta la contribuzione versata o accreditata, a qualsiasi titolo, nella o nelle gestioni rientranti nell’ambito di applicazione della norma ma il suddetto requisito contributivo non può essere perfezionato totalizzando i periodi assicurativi italiani con quelli esteri, maturati in Paesi UE, Svizzera, SEE o extracomunitari convenzionati con l’Italia. Infine – concludono i deputati eletti all’estero – non possono conseguire l’APE sociale i titolari, ancorché residenti in Italia, di un trattamento pensionistico diretto conseguito in Italia o all’estero”.

Lascia un commento