Etichette Cina sostituite con ‘made in Italy’, sequestri

(ANSA) – RAVENNA, 18 LUG – Il trucco consisteva nel cambiare le etichette all’abbigliamento proveniente dalla Cina in modo tale da farlo risultare italiano tramite un cartellino dal contenuto inequivocabile: “Fabbricato in Italia – Questo capo è stato prodotto interamente in Italia”. E’ quanto ha scoperto la guardia di Finanza grazie a un’indagine, battezzata “Wonderland”, che, partita da un negozio di Lugo di Romagna, nel ravennate, ha portato nei giorni scorsi al sequestro di circa 13 mila capi e di 15 mila cartellini in seguito a perquisizioni disposte dalla Procura di Bologna. Le verifiche delle Fiamme Gialle ravennati avevano portato in prima battuta nella primavera scorsa a individuare una rete formata da 14 punti vendita distribuiti tra Lugo, Bologna, Genova, Firenze, Treviso, Pisa e Lucca gestita da tre cittadini di origine cinese tutti residenti nel capoluogo emiliano. (ANSA).