Laura Boldrini difende lo Ius soli: “Non delegittimare le Camere”

Boldrini
Laura Boldrini, presidente Camera Deputati
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Laura Boldrini, presidente Camera Deputati

ROMA. – Laura Boldrini auspica che il provvedimento sullo ius soli venga approvato dal Parlamento entro la fine della legislatura. “E’ giusto. E’ necessario. Rimandarlo sarebbe un torto, e i torti non portano bene”, dice la presidente della Camera, che alla tradizionale cerimonia del Ventaglio con la Stampa Parlamentare chiede all’Italia di aumentare i propri aiuti per lo sviluppo. E tracciando un bilancio dei suoi quattro anni e mezzo a Montecitorio, difende il Parlamento, rivendicando i risparmi che la Camera ha realizzato “come mai in passato” in questo periodo.

“La cittadinanza – spiega Boldrini – è lo strumento principe per l’integrazione. Evitare a chi nasce e studia in un Paese di sentirsi parte della società è impedire l’integrazione. Senza dare integrazione si alimenta la rabbia”, sostiene la presidente della Camera invitando l’Italia ad aumentare la sua spesa per gli interventi allo sviluppo nel Continente Nero. “Non basta mandare aziende a investire in Africa, ci serve sviluppo più diffuso. O la situazione si gestisce in modo sostenibile con reale sviluppo o i primi a essere destabilizzati siamo noi”, ammonisce.

In questo quadro bolla come “deprimente” l’annuncio austriaco di poter chiudere il Brennero in 24 ore dato da un esponente del governo di Vienna.

Ma il Ventaglio, l’ultimo evento estivo prima del voto, è occasione di bilanci, anche contabili. “Tutte le attività di questa legislatura hanno un segno più, tutti i costi hanno un segno meno”, sostiene, riferendo che mentre sono aumentati il numero di sedute dell’Aula, delle commissioni, l’attività legislativa e di indirizzo e controllo. “Il segno meno è sul bilancio della Camera. Nel 2017 abbiamo restituito allo Stato 80 milioni. Il totale della spesa è sceso quasi del 25%, da 732 milioni a 551. Dal 2013 a 2017 abbiamo avuto risparmi per 350 milioni di euro. Non era mai accaduto nella storia della Repubblica. Si poteva fare meglio? Certo. Ma al netto degli sprechi la democrazia ha un costo”, conclude.

La presidente della Camera difende il Parlamento auspicando anche il riavvio delle riforma dei regolamenti e attaccando i tentativi di “delegittimazione” delle Camere. “Non è tutto sporco quello che avviene in questo Palazzo”, sostiene, dicendosi personalmente favorevole al contributivo per i vitalizi”: anche se da presidente della Camera non può non sottolineare che sui diritti acquisiti degli ex parlamentari “ci sono problematiche”.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)

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