Alitalia prepara il nuovo passo per la vendita, incognita sui tempi

Alitalia, hostess di passaggio, con la scritta Alitalia sul fondo.
Alitalia, hostess di passaggio
Alitalia, hostess di passaggio

ROMA. – Prossimo scoglio, offerte vincolanti entro ottobre. E’ questa la nuova deadline nel processo di vendita di Alitalia. I commissari la indicano fin dal loro insediamento e salvo sorprese la scriveranno nero su bianco nel nuovo bando che metteranno a punto entro la settimana.

Fino ad ora la road map è stata rispettata, ma si fa sempre più insistente l’impressione che l’autunno non sarà il momento della verità: la necessità di trattare il più possibile per evitare il rischio ‘spezzatino’ e le ragioni politiche, cioè le elezioni, fanno infatti pensare che i tempi possano allungarsi. Uno scenario cui comunque il Governo ha già pensato.

Nel caso infatti non ci fossero offerte che mantengono l’integrità di Alitalia, ha spiegato nei giorni scorsi il ministro dei trasporti Graziano Delrio, una delle alternative è il prolungamento dell’azione commissariale, mettendo altro denaro pubblico.

A permettere di capire meglio sarà l’analisi delle buste con le offerte non vincolanti, che verranno aperte nei prossimi giorni: tra i pretendenti, oltre alle compagnie ammesse fino a questa fase (Etihad, Delta, Lufthansa, British Airways, Ryanair ed Easyjet), secondo quando si apprende, ci sarebbero anche da un paio di altre grandi aviolinee i cui nomi non sarebbero finora ancora trapelati.

Sulla base delle proposte arrivate ora i commissari definiranno l’indirizzo del programma dell’amministrazione straordinaria (vendita in blocco, ristrutturazione o cessione di beni e contratti), ma secondo molti osservatori, la trattativa per arrivare alla scelta dell’acquirente potrebbe richiedere più tempo del previsto.

“L’impressione è che siamo ancora molto indietro, è molto difficile che si arrivi alla vendita di Alitalia nel prossimo autunno”: serve tempo per una trattativa complessa, per evitare che arriva detti le condizioni, osserva il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo, che oltre al pericolo ‘spezzatino’, cioè che tanti pezzi di Alitalia vengano venduti a più soggetti, teme anche che si verifichi qualcosa di peggio, cioè che i soggetti che arrivano si prendano una sola parte.

Per questo l’impressione è che i commissari con il loro lavoro stiano cercando di tenere in piedi l’azienda fino all’anno prossimo, per avere più tempo per trattare e per andare a dopo elezioni. “Ora l’egregio lavoro svolto fino ad oggi dai commissari si fa più difficile”, aggiunge il segretario nazionale della Fit Cisl Emiliano Fiorentino: “devono trovare la soluzione per ricondurre il potenziale acquirente ad acquistare la compagnia in blocco”.

La preoccupazione dei sindacati resta quindi alta ed è possibile che nei prossimi giorni chiedano ai commissari un incontro per fare il punto sulla situazione. Un’occasione di confronto, intanto, ci sarà già lunedì quando i sindacati di categoria incontreranno l’azienda per proseguire il confronto sulla formazione e riconversione dei circa 300 addetti in cig a zero ore.

(di Enrica Piovan/ANSA)