Arrestato magistrato del nuovo Tribunale Supremo di Giustizia

CARACAS – E’ stato arrestato dal Sebin, la polizia politica, il magistrato, Angel Zerpa, uno dei 33 membri del Tribunale Supremo di Giustizia nominato dall’attuale Parlamento venerdì scorso in contrapposizione a quelli che furono designati dal Parlamento precedente a maggioranza filogovernativa. La notizia è stata confermata dal governatore dello Stato Miranda, Henrique Capriles Radonski.
Il Parlamento, attraverso un comunicato, ha condannato l’arresto del magistrato, sottolineato che si tratta di una gravissima violazione dei diritti umani ed espresso preoccupazione per l’incolumità del resto dei magistrati del nuovo Tribunale Supremo di Giustizia. Stando a indiscrezione, potrebbero essere arrestati nelle prossime ore con l’accusa di “usurpazione di funzioni”.
La manifestazione organizzata dal Tavolo dell’Unità, il cui obiettivo era raggiungere la sede della Corte e protestare contro l’elezione dell’Assemblea Nazionale Costituente fissata per il 30 luglio, è stata repressa con inusuale violenza. In particolare, in questa occasione, Polizia e Guardia Nazionale, hanno inveito contro i giornalisti, i fotografi e gli operatori. Stando all’Ordine dei Giornalisti (CNP), che ha condannato la violenza delle Forze dell’Ordine, sono cinque gli operatori della comunicazione feriti con pallettoni di gomma e biglie di metallo: Rafael Leon, Daniel Blanco, Carlos Torres, Mildred Manrique e Marce Peña.
Tra i numerosi feriti durante la giornata di protesta anche il giovane violinista, diventato il simbolo della protesta contro il presidente Maduro, Wuilly Arteaga. Quest’ultimo è stato raggiunto da un pallettone di gomma sparato dalla Guardia Nazionale. Il giovane, come si ricorderà, era diventato il centro dell’attenzione lo scorso 24 maggio, quando circondato da agenti di polizia fu duramente malmenato e il suo violino fatto a pezzi.
Il Tavolo dell’Unità Democratica ha convocato un nuovo sciopero generale di 48 ore, mercoledì e giovedì prossimo, alla vigilia della votazione in Parlamento per decidere se attuare o no la riforma costituzionale fortemente voluta dal presidente Maduro e altrettanto fortemente osteggiata dall’Opposizione. Venerdì prevista, sempre organizzata dal Tavolo dell’Unità Democratica, ci sarà la “Gran Toma de Caracas”.