Lavoro: AlmaLaurea, a cinque anni dal titolo l’84% occupato

Il tradizionale lancio dei berretti dei neolaureati.
Il tradizionale lancio dei berretti dei neolaureati.
AlmaLaurea, a cinque anni dal titolo l’84% occupato

BOLOGNA. – A cinque anni dal conseguimento del titolo, in Italia i laureati lavorano nell’84% dei casi; oltre la metà è assunta a tempo indeterminato e i lavoratori autonomi sfiorano il 20%. I laureati nelle professioni sanitarie e gli ingegneri registrano i tassi di occupazione e retribuzioni più elevati. Sono i dati dei focus realizzati da AlmaLaurea sulla base del 19/o ‘Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati’, presentato a Parma lo scorso maggio, che mostrano come la laurea rappresenti ancora un investimento contro la disoccupazione, soprattutto nel lungo periodo.

Tra uno e cinque anni, infatti, tutti gli indicatori esaminati (tasso di occupazione e di disoccupazione, tipologia dell’attività lavorativa, retribuzioni) migliorano per tutti i gruppi disciplinari in esame. Il rapporto, che ha coinvolto oltre 75mila laureati magistrali biennali del 2011 a cinque anni dal titolo, evidenzia che i laureati delle professioni sanitarie e quelli dei gruppi ingegneria sono quelli con un tasso di occupazione superiore al 90%.

A seguire, ci sono i laureati dei gruppi economico-statistico (89%), scientifico (88%), chimico e architettura (86% per entrambi). Di poco inferiori alla media sono, invece, gli occupati degli ambiti disciplinari linguistico e politico-sociale, agraria, educazione fisica (tutti intorno all’82%). Resta al di sotto della media il tasso di occupazione dei laureati dei gruppi psicologico (79%), insegnamento (77%), geo-biologico e giuridico (76% per entrambi), letterario (75%).

Il tasso di disoccupazione, a cinque anni dalla laurea, è del 9%, con valori più elevati tra i laureati dei gruppi letterario (15%), giuridico e geo-biologico (14% per entrambi), insegnamento (13%), psicologico, politico-sociale e agrario (11% in tutti e tre i casi). Al lato opposto si trovano i laureati delle professioni sanitarie e di ingegneria, il cui tasso di disoccupazione è del 3%. Sempre sotto la media i gruppi scientifico ed economico-statistico (6% per entrambi).

A livello retributivo, i laureati magistrali a cinque anni dal titolo percepiscono in media 1.405 euro netti mensili. Sono soprattutto i laureati di ingegneria e delle professioni sanitarie a contare su retribuzioni più alte: rispettivamente 1.717 e 1.509 euro. Non raggiungono invece i 1.200 euro mensili le retribuzioni dei laureati dei gruppi psicologico, letterario e insegnamento.

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