Immobiliare: boom investimenti in Italia, +58% in 6 mesi

Mercato Immobiliare. Composizione grafica.
Mercato Immobiliare. Composizione grafica.
Mercato Immobiliare

ROMA. – Nel secondo trimestre 2017 sono stati investiti quasi 4 miliardi di euro nel mercato immobiliare italiano, portando il volume di metà anno a quota 5,8 miliardi di euro – superiore del 58% a quello dello stesso periodo dello scorso anno – e stabilendo così il record di investimenti immobiliari mai registrato in un semestre nel nostro Paese. E’ quanto emerge dalle ultime rilevazioni di Cbre.

Il capitale straniero rappresenta l’80% degli investimenti totali nel primo semestre dell’anno, con circa 4,5 miliardi di euro, in crescita del 67% rispetto al primo semestre 2016. Continua però a crescere la quota di capitale domestico investito: oltre 1 miliardo di euro nei primi sei mesi del 2017.

Per quanto riguarda i settori, gli uffici registrano ancora la maggior quota di investimenti con 2 miliardi di euro nel primo semestre 2017 (+30% rispetto al primo semestre 2016), seguiti dal retail che ha raggiunto la quota di 1,2 miliardi di Euro (+76% rispetto al primo semestre 2016). Il volume di investimenti nel settore degli alternative è stato pari a 992 milioni di Euro, quasi il doppio rispetto al primo semestre 2016, risultato dovuto a un’importante transazione di centraline telefoniche Telecom.

La logistica, che ha iniziato l’anno in modo effervescente, ha continuato a raccogliere l’interesse degli investitori raggiungendo la quota di circa 800 milioni di Euro di investimenti (+291% rispetto allo stesso periodo del 2016). Anche il settore degli hotel, con 770 milioni di Euro (+49% sul primo semestre 2016), continua ad attrarre sempre maggiori investimenti.

Per quanto riguarda le aree geografiche, l’attività è migliorata nel mercato romano con 1 miliardo di Euro investiti nella prima metà del 2017, registrando una crescita del 30% rispetto all’analogo periodo del 2016. Milano ha raggiunto un volume di investimenti di 1,8 miliardi di Euro, il 25% in più rispetto al 2016; di questi, il 48% riguarda il settore uffici.

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