Giordania: Parlamento cancella norma “salva-stupratori”

Giordania: Parlamento cancella norma 'salva-stupratori'
Giordania: Parlamento cancella norma ‘salva-stupratori’

AMMAN. – Dopo più di mezzo secolo la Giordania ha fatto un significativo passo in avanti nella protezione dei diritti delle donne con l’abrogazione della camera bassa del parlamento di un controverso articolo del codice penale che per decenni ha previsto che l’autore di una violenza sessuale potesse scampare alla pena se sposava la sua vittima. La votazione odierna ad Amman per l’abrogazione dell’articolo n.308 si inserisce in un delicato e contestato processo di riforma del codice penale, risalente agli anni ’60 del secolo scorso.

Proprio nei giorni scorsi il parlamento giordano aveva approvato una legge che elimina la discrezionalità del giudice nei ‘delitti d’onore’. In particolare, era stato emendato un articolo del codice penale che considerava “la rabbia” un attenuante nei casi di omicidio di donne da parte di uomini della sua famiglia. L’articolo emendato ha permesso a lungo ad alcuni omicidi di cavarsela con soli sei mesi di carcere.

Gli attivisti che avevano promosso l’emendamento avevano definito la decisione del parlamento “un grande passo avanti” per le donne in Giordania. Analogamente, gli attivisti per i diritti umani, avvocati e numerosi parlamentari hanno oggi esultato all’annuncio del risultato della votazione.

L’esito del voto era però quasi scontato: un comitato di esperti nominati dal re in persona si era pronunciato a favore dell’abrogazione dell’articolo anche noto come “articolo sposa il tuo violentatore”. Inoltre, il governo giordano, di fatto controllato dalla monarchia, aveva inviato ai parlamentari un memorandum in cui si invitava a votare a favore dell’abrogazione. La decisione odierna deve comunque essere ancora approvata dalla camera alta e dal re Abdallah, ma si pensa che l’iter proseguirà senza intoppi.

Decine di attivisti si erano radunati ad Amman di fronte alla sede della camera bassa per chiedere la rimozione dell’articolo n.308. Così come Human Rights Watch, organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani, aveva invitato i legislatori giordani a cancellare quella che “per decenni è stata una macchia nel codice penale giordano”.

In aula, accanto a un folto gruppo di parlamentari pronti a votare a favore della rimozione dell’articolo, ce ne erano altri che preferivano invece emendarlo. Questi ultimi hanno affermato di voler inserire l’emendamento che definisce lo stupro non punibile se la vittima minore, ma con un’età tra i 15 e i 17 anni, era consenziente al momento dell’atto sessuale e se accetta di sposare il suo stupratore. Questa richiesta di emendamento non è passata.

La scommessa dei legislatori e degli attivisti giordani è ora cambiare gradualmente la mentalità della popolazione delle aree rurali e periferiche del paese, dominato da una cultura conservatrice e fortemente maschilista.

(di Lorenzo Trombetta/ANSA)