Cuba: frenata ai “paladares” e a molte attività private

Cuba: frenata ai paladares
Cuba: frenata ai paladares

L’AVANA. – Brusca frenata di Cuba all’ espansione del settore privato nel Paese. Il governo ha sospeso “provvisoriamente” la concessione di nuovi permessi ad una lunga lista di attività, tra i quali ristoranti (i noti ‘paladares’) e caffè, affitto di abitazioni, sarti e maniscalchi. A renderlo noto è stato Granma, il giornale del Partito comunista cubano, precisando che le attività già in corso potranno continuare senza problemi. Non è chiaro d’altra parte fino a quando durerà la sospensione per i nuovi permessi.

Il quotidiano spiega in modo dettagliato le ragioni della decisione, precisando che l’obiettivo del governo è quello di “consolidare l’organizzazione e il controllo del lavoro per conto proprio” in modo che tale area dell’economia evolva “in modo ordinato ed efficiente”, sulla base di quanto annunciato – si precisa – dal presidente Raul Castro durante l’ultima riunione qualche giorno fa dell’assemblea nazionale.

La ragione di fondo della misura è da far risalire “alle recenti valutazioni della performance del settore”, lavoro che ha messo in evidenza “l’impiego di materie prime, materiali e strumenti di provenienza illecita”. Si vuole in altre parole limitare “le zone d’ombra, l’illegalità e il disordine”.

Non solo, Granma segnala “il mancato rispetto degli obblighi tributari e la sottofatturazione delle entrate, oltre alle carenze nei controlli” delle attività e “nei contratti per le prestazioni dei servizi o delle offerte di prodotti”.

La lista dei comparti colpiti è lunga, dagli affitti delle abitazioni, stanze ed altri spazi ai ‘paladares’ e ai bar, “contrattisti privati” e “sarti”, “istruttori di pratiche sportive, organizzatori di feste per i 15 anni, matrimoni e altre attività, produttori e venditori di calzature e di prodotti o articoli per la casa, docenti di lingue”. Nel gruppo figurano d’altra parte anche “i professori di musica ed altri arti… i servizi per l’edilizia, le riparazioni o mantenimento degli immobili”.