Casaleggio non si immischia, ma pieno supporto a Raggi

Casaleggio non si immischia,ma pieno supporto Raggi
Casaleggio non si immischia,ma pieno supporto Raggi

ROMA. – Virginia Raggi è autonoma, le scelte su Roma sono solo sue. Davide Casaleggio risponde alle critiche mosse dall’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo negando, tra le righe, qualsiasi interferenza negli affari della Capitale. Lo fa pubblicamente, davanti ad una platea di giornalisti italiani e stranieri alla quale, prima di addentrarsi nelle funzionalità della piattaforma Rousseau, vuole fornire un chiarimento sull’ennesimo nodo romano.

Un nodo dal quale Casaleggio sceglie di prendere le distanze, consapevole del danno potenziale che, in termini di voti, le difficoltà della giunta Raggi possono imporre all’intero Movimento. Ed è per questo, nell’incipit della sua conferenza stampa, che Casaleggio chiarisce come Raggi sia “pienamente autonomia” e lo sia “sempre stata in tutte le sue decisioni”.

Chiarisce anche un altro punto, che il caso Mazzillo avrebbe potuto mettere in dubbio: la sindaca ha “il pieno supporto del M5S”. E, nel corso della conferenza, replica anche a un cronista straniero che, definisce Raggi “non un modello di competenza”. “La sua critica è legittima, ma non la condivido”, ribatte freddamente Casaleggio.

Poche ore dopo giunge la notizia che Mazzillo, pur con la sola delega al Bilancio e nonostante il gelo di Grillo e Casaleggio, almeno per ora resta. La sua, più che una conferma, appare come un “congelamento”, una tregua con i vertici milanesi dovuta, tra l’altro, l’allarme del bilancio del Comune. Il caso, però non è chiuso: appare semmai rimandato. E Casaleggio decide di non dar fuoco alle polveri evitando di vedere Raggi fino a sera, dedicando il suo pomeriggio alla Camera dove, tra l’altro, vede Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, i due “ambasciatori” del Movimento in Campidoglio.

E’ la piattaforma telematica, almeno pubblicamente, a catturare l’attenzione di Casaleggio. “E’ un modo nuovo di far politica, grazie alla Rete e alla partecipazione”, spiega annunciando la sua apertura ai non iscritti e, parallelamente, l’obiettivo di arrivare entro la fine del 2018 a “un milione di iscritti”. A presentare Rousseau con lui ci sono Danilo Toninelli e Enrica Sabatini, quest’ultima sottolinea come ai non iscritti saranno accessibili solo alcune funzionalità del sistema. Votazione che, per la premiership, potrebbe essere anche certificata da enti terzi come accade per le Quirinarie.

“In alcuni casi verranno coinvolte delle società esterne, in base alla serietà e delicatezza del voto, è una possibilità che stiamo sviluppando”, spiega Casaleggio tessendo le lodi delle applicazioni Rousseau (da Lex Iscritti a Call to Action) e ribadendo, a un cronista, la trasparenza del bilancio dell’Associazione.

“Ma qual è il suo ruolo?”, ad un certo punto gli viene chiesto. “Non ho cariche elettive, io supporto il M5S, non chiedo uno stipendio, sono uno dei tanti attivisti, volontari”, è la secca risposta di Casaleggio. E, forse, le sue parole, sono dirette anche a chi, in Campidoglio, ha storto il naso sulle ultime nomine, considerandole imposte dall’alto.

(di Michele Esposito/ANSA)