Atletica, Mondiali: ecco Meucci, l’Italia sogna il podio nella maratona

Atletica, Mondiali: ecco Meucci nella maratona
Atletica, Mondiali: ecco Meucci nella maratona

ROMA. – L’Italia dei mondiali di atletica a Londra comincia a serrare le fila. Sono 14, su 36, gli azzurri già in terra britannica: 9 di loro gareggeranno domani, compresi l’oro europeo Daniele Meucci e l’altro maratoneta Stefano La Rosa, che oggi sono passati a Casa Italia, posizionata a due passi dal Tower Bridge che domani vedrà partenza (alle 11.55 ora italiana) e arrivo dei 42,195 chilometri iridati.

La prudenza non è mai troppa, ma nonostante il dominio africano in casa Fidal c’è chi spera in un’impresa di Meucci e fa perfino sogni da podio. Però l’ingegnere toscano frena, memore di quanto gli è successo l’anno scorso all’Olimpiade. “Rio non è finita come avrei voluto – ricorda Meucci -. Dopo i primi 5 chilometri ho sentito una fitta al calcagno, che ho appurato dopo essere una microfrattura. L’esperienza dei Giochi in terra carioca mi ha insegnato che l’atletica è uno sport imprevedibile: ti puoi preparare, essere al 100% nel giorno che hai sognato per una vita intera, eppure qualcosa può andare storto comunque. Si corre col cuore ma non solo: il corpo deve essere integro per permettertelo”.

Un infortunio seguito da una delicata ripresa. “Ero molto deluso – spiega Meucci -, ma sono andato avanti dopo essere rimasto fermo ai box per tre mesi. Finalmente a dicembre ho ripreso con gli allenamenti, febbraio l’ho passato in altura in Eritrea e poi sono rientrato nei cross. Ho corso la Maratona di Rimini per ottenere il crono necessario ad essere qui oggi”.

Cosa succederà domani nella maratona mondiale? “Le previsioni sulle maratone sono come le previsioni del tempo – risponde -: puoi dire che ci sarà il sole, ma poi magari piove. La gara va corsa”. Nella capitale britannica il keniano Daniel Wanjiru ha vinto in aprile e vi ritorna per raccogliere l’eredità dell’oro olimpico di Eliud Kipchoge, assente.

Tanti i pretendenti a ben figurare, a iniziare dall’altro keniano Kirui e dagli etiopi guidati da Tamirat Tola. Mire di alto profilo anche per lo scozzese Hawkins. Le belle storie del Mondiale, mai troppe, potrebbero arricchirsi del capitolo Kawauchi, capitano del Giappone e celeberrimo per una decade di semiprofessionismo, che sogna la gara della vita, proprio come Meucci.

Sempre domani, ma nel pomeriggio, verrà corsa anche la maratona femminile di questi mondiali. La keniana Edna Kiplagat cercherà l’impresa mai riuscita a nessuna, il terzo titolo mondiale nella maratona dopo quelli di Daegu e Mosca. Per centrare il traguardo dovrà superare la sensazionale concorrenza delle etiopi, soprattutto Mare Dibaba e Berhane Dibaba, del trio del Bahrain Eunice Kirwa, Eunice Chumba e Rose Chelimo, e delle altre keniane Helah Kiprop e Flomena Cheyech. La casistica dice che il podio fa ciclicamente l’occhiolino anche al Giappone, che a Londra presenta Ando, Shigetomo e Kiyota.

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