Regionali, fuori la Mud in 7 Stati

Preoccupa alla Mud le decisioni del Cne
Preoccupa alla Mud le decisioni del Cne

CARACAS – Solo 22 partiti del grande arcipelago politico venezolano potranno partecipare alle prossime elezioni regionali. Il Tavolo dell’Unità, la coalizione di partiti dell’Opposizione, non potrà comunque farlo in sette dei 23 Stati del paese. Ovvero, negli Stati Zulia, Apure, Monagas, Bolívar, Trujillo, Aragua e Carabobo, nei quali sono in via di sviluppo indagini per presunti brogli elettorali avvenuti nelle parlamentari. La notizia è stata resa nota dal Consiglio Nazionale Elettorale.
I 22 partiti che potranno partecipare alle prossime elezioni regionali, qualora non dovessero essere sospese o rimandate come già avvenuto, sono: Partido Socialista Unido de Venezuela (Psuv), Independientes Por el Progreso (IPP), Unidad Política Popular 89 (UPP 89), Mesa de la Unidad Democrática (MUD), Partido Unión y Entendimiento (Puente), Nueva Visión para mi País (Nuvipa), Partido Comunista de Venezuela (PCV), Tendencias Unificadas para Alcanzar el Movimiento de Acción Revolucionaria Organizada (Tupamaros), Acción Democrática (AD), Un Nuevo Tiempo Contigo (Untc), Movimiento Primero Justicia (MPJ), Avanzada Progresista (AP), Voluntad Popular (VP), Movimiento Al Socialismo (MAS), Por la Democracia Social (Podemos), Organización Renovadora Auténtica (ORA), Patria Para Todos (PPT), Movimiento Electoral del Pueblo (MEP), Nuevo Camino Revolucionario (NCR), Copei, Movimiento Político Alianza Para el Cambio (Mpapc), Unidad Popular Venezolana (UPV).
Il Tavolo dell’Unità Democratica non ha ancora deciso la propria partecipazione alle regionali mentre alcuni partiti, tra cui Acción Democratica, hanno reso noto la decisione di raccogliere la sfida a prescindere da ogni decisione del resto dei partiti. Chi invece ha informato che non parteciperà con candidati propri sono i partiti Vente Venezuela, di Maria Corina Machado, e Alianza Bravo Pueblo, il cui esponente di spicco è il connazionale Antonio Ledezma, ex Sindaco di Caracas, attualmente agli arresti domiciliari. Ma la loro decisione è irrilevante poiché non sono stati ammessi nella lista dei partiti ammessi dall’organismo elettorale perché non hanno raggiunto l’1 per cento di firme richieste per la loro legalizzazione.

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