McDonald’s raddoppia in Cina, da 2.500 a 4.500 negozi

McDonald's raddoppia in Cina
McDonald’s raddoppia in Cina

NEW YORK. – McDonald’s alla conquista della Cina. Alle prese con il cambio delle abitudini alimentari dei consumatori, sempre più attenti ai cibi salutari e organici, il colosso degli hamburger punta alle città cinesi di campagna, quelle meno sviluppate e tipicamente più povere. Rivendendo la propria strategia McDonald’s presenta ‘Vision 2022’, il piano con il quale prevede di quasi raddoppiare la propria presenza in Cina portando il suo numero di ristoranti dagli attuali 2.500 a 4.500 in cinque anni.

Il 45% dei nuovi punti vendita sarà lontano dalle grandi città e il 75% offrirà i servizi di consegne a domicilio. Una svolta per accelerare la crescita sul mercato cinese, il secondo più importante dopo gli Stati Uniti dove però ha perso terreno nei confronti delle rivali. E che segue la cessione da parte di McDonald’s della quota di controllo delle attività in Cina e a Hong Kong a Citic e Carlyle. Le due società, con un approccio più rischioso, puntano a rilanciare la società vista come alternativa economica ai fast food rivali, quali KFC e Pizza Hut.

La vendita, secondo gli analisti, mostra le difficoltà e la debolezza di McDonald’s sul mercato cinese: ”non si vende l’intera quota delle attività in Cina perché si sta andando bene. Citic e Carlyle per fare soldi hanno bisogno che McDonald’s cresca più velocemente” afferma Shaun Rein, direttore generale di CMR China con il Financial Times.

Dopo una crescita rapida in Asia, McDonlad’s ha iniziato a rallentare nel 2013 con ricavi scesi da 28,1 miliardi di dollari del 2013 agli 24,6 miliardi del 2016. Una frenata che ha spinto la società a rivedere il proprio modello di business, premendo di più sul franchise dei suoi ristoranti piuttosto che nell’apertura diretta di nuovi.

McDonald’s non è l’unico colosso americano a puntare con forza sulla Cina. Starbucks ha di recente assunto il controllo della sua joint venture cinese, confermando il suo interesse per il paese soprattutto alla luce del rallentamento delle vendite negli Stati Uniti. La Cina è infatti per Starbucks il mercato a più forte crescita fuori dagli Usa per numero di punti vendita: solo a Shanghai ha 600 caffetterie, il numero più elevato di qualsiasi altra città in cui Starbucks è presente.

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