L’Opposizione non abbandona la piazza e torna a protestare

La Corte ha deciso di privare il vicepresidente del Parlamento, Freddy Guevara, dell’immunità parlamentare
La Corte ha deciso di privare il vicepresidente del Parlamento, Freddy Guevara, dell’immunità parlamentare
Il vice-presidente del Parlamento, Freddy Guevara

CARACAS.- Sabato l’opposizione scenderà di nuovo in strada. Il Tavolo dell’Unità Democratica, infatti, ha convocato a una manifestazione di protesta in solidarietà ai sindaci dei comuni di Chacao, Ramòn Muchacho, e di El Hatillo, David Smolansky, condannati dalla Corte a 15 mesi di reclusione per aver permesso le proteste e blocchi stradali nei propri territori. Così, tornano le proteste come strumento di lotta contro il governo del presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro, e ora anche contro la “Costituente” che, con una sentenza, ha decretato l’obbligo di tutti i poteri pubblici a rispettare e obbedire le proprie decisione senza libertà di critica.

Il presidente dell’Associazione dei Sindaci del Venezuela, Gerardo Blyde

La condanna dei Sindaci di Chacao e di El Hatillo ha provocato la reazione immediata dell’Associazione dei Sindaci del Venezuela. Il presidente dell’Associazione, Gerardo Blyde, ha assicurato che il governo del presidente Maduro, percorre cammini non legali per eliminare i sindaci scomodi. Ed infatti, la denuncia di Blyde, sono stati destituiti e condannati i sindaci dei Comuni più importanti, tutti dell’Opposizione.
Blyde ha accusato la Corte di procedimenti legali impropri per punire i Sindaci accusati di non aver impedito le manifestazioni nei propri Comuni. E ha assicurato che, nonostante tutto, i sindaci dell’Opposizione continueranno a permettere ai cittadini di protestare e manifestare pacificamente il proprio malcontento, nonostante le minacce del Tribunale Supremo di Giustizia.
Dopo Ramón Muchacho, David Smolanski è il quarto sindaco destituito dal suo incarico, e condannato a 15 mesi di carcere. Il meccanismo usato dal Tribunale Supremo di Giustizia è sempre lo stesso. Ricevuta la denuncia di residenti, che accusano il sindaco dell’Opposizione di promuovere le proteste di piazza e i blocchi stradali, la Corte ordina perentoriamente al sindaco di impedire le manifestazioni; manifestazioni e blocchi stradali che comunque continuano puntualmente. E allora il Tsg dichiara il sindaco disubbidiente in oltraggio alla corte. Quindi, lo destituisce e lo manda in prigione. Oltre a Smolanski, il provvedimento ha colpito i sindaci di Chacao (Caracas), Lechería (Anzoategui), Iribarren (Lara) e Mérida (Mérida). La misura, diventata un’arma di ricatto in mano del Governo, potrebbe essere estesa a per lo meno altri 13 comuni del paese.

Luis Almagro, Segretario Generale dell’Osa

E mentre l’Opposizione convoca a una nuova manifestazione di piazza fissata per sabato, manifestazione che si teme possa essere repressa con ancor più violenza, a livello internazionale cresce l’isolamento del Paese.
– E’ indispensabile continuare a esercitare pressione sul governo venezolano e cercare soluzioni democratiche per il Paese – ha affermato Luis Almagro, Segretario Generale dell’Organizzazioni di Stati Americani -. Venezuela – ha aggiunto – ha bisogno di un Governo legittimo.
Almagro, in visita in Israele, intervistato dall’agenzia stampa spagnola Efe, ha spiegato che invocare la “Carta Democratica” per sospendere un Paese dall’organismo americano è l’ultimo scalino di un lungo processo diplomatico. Quando ogni gestione fallisce, allora, e solo allora, si potrebbe invocare la clausola.
– E’ uno strumento – ha spiegato – che avrebbe forza come ulteriore elemento di pressione.
Il Segretario Generale dell’Osa ha affermato che sono i venezuelani i responsabili di “costruire un cammino che permetta di risolvere la profonda crisi politica, economica, finanziera e sociale”, una sfida alla quale l’Osa partecipa proponendo soluzioni.
– Abbiamo più volte denunciato la realtà venezuelana – ha detto -. Abbiamo proposto anche un’agenda che è tuttora valida: elezioni libere e trasparenti con osservatori internazionali, liberazione dei prigionieri politici, apertura di un canale umanitario e rinnovamento dei poteri dello Stato.
In quanto al futuro del presidente Maduro, è stato molto chiaro:
– Tutti devono affrontare la Giustizia e rispondere delle proprie azioni, siano questi reati di lesa umanità siano queste violazioni dei diritti umani.
Anche la Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ha denunciato gravi delitti commessi dalle Forze dell’Ordine e opportunamente documentati. Accuse che però il governo rispedisce al mittente.
“L’Onu – sostiene un comunicato del governo – mente coscientemente con segnalazioni tendenziose e nella diffusione di una falsa realtà del paese. E’ esecrabile che la Commissione dei Diritti Umani dell’Onu continui a ingannare apertamente la comunità internazionale sulla violenza di settori dell’opposizione”.

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