Attesa per il Pil di metà anno, possibile rialzo delle stime

Una fabbrica attrezzata con robot
Una fabbrica attrezzata con robot.
Pil

ROMA. – Sale l’attesa per conoscere l’andamento dell’economia italiana. Mercoledì prossimo infatti l’Istat diffonderà la stima preliminare sul secondo trimestre che, se non deluderà le aspettative, potrebbe addirittura certificare un superamento delle stime del governo già al giro di boa di metà anno. Se così fosse il governo a settembre potrebbe rivedere al rialzo le stime del Pil dell’intero 2017 e si troverebbe di fronte a una manovra più leggera da preparare per l’autunno.

Se l’istituto di statistica confermasse le previsioni del consensus, che vedono anche per il periodo aprile-giugno un aumento dello 0,4%, la crescita acquisita potrebbe attestarsi infatti già a +1,2%, un decimale in più di quanto indicato nel Def di aprile (+1,1%).

L’Istat, già nei giorni scorsi aveva mostrato ottimismo, parlando di una “crescita che si consolida” anche grazie ai dati positivi del mercato del lavoro nell’ultimo mese e al miglioramento della fiducia delle famiglie. E i principali istituti nelle scorse settimane hanno aggiornato all’insù le previsioni: dall’1,3% del Fondo monetario internazionale all’1,4% della Banca d’Italia.

Una ‘misura’ che è stata definita “plausibile” anche dal viceministro dell’Economia Enrico Morando. L’Ocse, dal canto suo, lo scorso 8 agosto con la diffusione del suo superindice aveva parlato per l’Italia di “dinamica di crescita stabile”: insomma la crescita economica finalmente c’è e sarebbe in corso anche un processo di consolidamento.

Danno man forte a queste aspettative gli ultimi dati diffusi dall’Istat sulla produzione industriale di giugno e nel secondo trimestre dell’anno, che hanno registrato un balzo dell’1,1% su base mensile superiore alle stime, arrivando a segnare un tendenziale sull’anno del 5,3%, risultato migliore dall’inizio del 2017 e che è stato letto come un primo segnale di consolidamento della ripresa.

Bene anche l’andamento del commercio estero, che ha totalizzato nel primo semestre +0,6%.