Attacchi hacker, M5s insorge: “Sciacalli contro di noi”

Bucato blog Beppe Grillo
Bucato blog Beppe Grillo

ROMA. – M5s al contrattacco dopo lo shock dei blitz-pirata alla piattaforma Rousseau (con l’apertura dell’istruttoria da parte del Garante per la Privacy). La violazione di Rousseau è stato un attacco “politico” mentre dai partiti non è arrivata nessuna “solidarietà”, è l’affondo dal Blog di Grillo. Anzi, “i partiti si sono distinti solo per uno squallido sciacallaggio politico” si legge in un post dell’Associazione guidata da Davide Casaleggio che insiste: “il fine di questo crimine è chiaramente politico e volto a colpire il Movimento”.

Nonostante le rassicurazioni, (“stiamo prendendo tutte le misure necessarie affinché non si ripetano situazioni del genere e siamo al lavoro anche in questo giorno di festa”, assicurano da Milano i gestori della piattaforma voluta da Gianroberto Casaleggio e ora gestita dal figlio Davide), il ‘bug’ dentro Rousseau rischia però di delegittimare le prossime votazioni per la candidatura alla premiership del Movimento.

E’ il pericolo che mettono in evidenza gli ex del Movimento, Marco Canestrari e Nicola Biondo, in una nuova ‘puntata’ intitolata “Il Re è nudo” del loro libro inchiesta sul M5s “Supernova”. E’ “difficile che le prossime votazioni, come quella per il candidato premier, si svolgano tramite Rousseau: forse si potrà trovare un’alternativa più tradizionale, ma a quel punto sarà chiaro che il ruolo di Davide, di Casaleggio Associati e di Rousseau sarà già superato” sostengono. Non solo, anche le precedenti ‘parlamentarie’ per la scelta dei deputati e dei senatori dovrebbero “considerarsi nulle”.

Canestrari e Biondo, tuttavia, non sono i soli ad attaccare il M5s per la superficialità con cui sarebbe stato gestito uno strumento così importante per il M5s. “Per il bene del Movimento, seguite il mio consiglio: spegnete tutto, chiudete temporaneamente i siti, fateli controllare da un ente terzo ‘con le palle’ che vi fornisca tutte le protezioni possibili per garantire i vostri iscritti e gli attivisti” li avverte David Puente il ‘debunker’, scopritore di ‘bufale’, con un trascorso da dipendente proprio presso la Casaleggio Associati.

Puente accusa inoltre l’Associazione Rousseau di non aver dato ascolto ai warning forniti dagli hacker ‘buoni’: “on-line la comunità degli esperti di informatica, di sicurezza e dei ‘whitehat’ è sconcertata e questi ultimi stanno perdendo la voglia di aiutarvi dopo il caso di Evariste”, l’hacker buono che per primo ha ‘bucato’ Rousseau ma “trattato a pesci in faccia”.

Anche per quanto riguarda la sicurezza dei voti, Puente punta il dito contro il post del Movimento: “in precedenza avevano sostenuto con estrema sicurezza che non era stato violato alcun voto all’interno della piattaforma Rousseau, parola del deputato Tofalo”, ora viene ammesso il contrario.

“E’ come se la porta di casa di Rousseau fosse stata forzata da dei ladri professionisti che hanno fatto razzia di quanto trovato all’interno dell’abitazione” si legge sul blog. “La porta non è stata forzata, era spalancata con tanto di tappeto rosso” è il commento di Puente.

(di Francesca Chiri/ANSA)

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