Dopo Barcellona, Viminale: rafforzare le misure di sicurezza

Militari dell'esercito pattugliano la stazione Termini. ANSA/ANGELO CARCONI
Militari dell’esercito pattugliano la stazione Termini. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Aeroporti, porti, stazioni, musei, luoghi d’arte, luoghi di aggregazione restano in cima alla lista degli obiettivi sotto osservazione dopo Barcellona. A Roma è stata sensibilizzata la vigilanza dei siti spagnoli e degli autonoleggi, affinché segnalino situazioni anomale; a Milano sono scattati sopralluoghi nelle zone della movida e del centro cittadino. E’ sul territorio che si punta a rafforzare le misure di sicurezza.

Il giorno dopo l’attacco, il ministro dell’Interno Marco Minniti ha convocato al Viminale una riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (Casa) con i vertici delle forze di polizia, dell’intelligence e i rappresentanti della sicurezza di Spagna a Roma. La sintesi dell’incontro è che in Italia “il livello della minaccia non cambia”, ma “l’attenzione rimane altissima”.

Minniti ha chiesto di tenere elevato il livello di vigilanza, rafforzando le misure di sicurezza sulle zone più a rischio e i luoghi che registrano particolare affluenza e aggregazione di persone: concerti, spettacoli all’aperto, ma anche cerimonie, eventi religiosi e sportivi, fino alle feste patronali e alle sagre. Con la riunione non sono state disposte misure ex novo: è stato chiesto di effettuare un check-up di quelle già predisposte dopo i precedenti attentati e di procedere a un loro rafforzamento per evitare che il livello di attenzione nel tempo possa attenuarsi.

Ministro dell’Interno e Dipartimento di pubblica sicurezza hanno chiesto tramite i prefetti, e di qui, tramite i sindaci, le polizie provinciali e municipali, una griglia delle manifestazioni programmate e una verifica delle direttive già emanate perché ne siano rispettati i contenuti: dalle “aree di rispetto e/o prefiltraggio” per “mirati controlli” sulle persone – prevede la circolare inviata alle prefetture – alla “adozione di impedimenti, anche fisici, all’accesso di veicoli alle aree pedonali”, come le barriere new jersey per chiudere le strade.

Nel corso della riunione del Casa è stata esaminata la dinamica dei fatti di Barcellona, un mix tra lo ‘spontaneismo’ degli attentati di Nizza o di Londra sul London Bridge e azioni più strutturate, come al Bataclan. I terroristi, infatti, avevano sì pianificato l’attacco, ma non avevano armi da fuoco.

Quanto al furgone noleggiato, impossibile mettere sotto controllo tutte le procedure di questo tipo. Ma a livello investigativo, la verifica incrociata di questi dati con altri, quali le generalità rilasciate in hotel e bed and breakfast, che già afferiscono alle questure, può risultare fondamentale per individuare elementi e situazioni sospette.