Migranti: sindaco Riace, sfiduciato, pronto a gettare spugna

(ANSA) – ROMA, 20 AGO – Dice di essere “sfiduciato, avvilito, indignato con lo Stato” e pronto a lasciare Riace se il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Reggio Calabria non confermeranno il sostegno finanziario fornito all’esperienza di dei bonus e delle borse lavoro, strumenti che hanno imposto la cittadina della locride sul piano nazionale e internazionale diventando un vero punto di riferimento sull’accoglienza migranti. Protagonista di questa battaglia è (Domenico) Mimmo Lucano, dal 2004 sindaco di Riace, comune di 1500 abitanti in provincia di Reggio Calabria, di cui ha contribuito alla rinascita trasformando gli immigrati in cittadini immigrati I bonus e le borse lavoro sono stati parte portante di questo progetto che ha visto passare a Riace in questi anni 7-8 mila migranti. Oggi tutto questo sembra a rischio. “Con tre anni di ritardo mi è stato detto da Roma che non viene accettata la modalità di pagamento con i bonus – spiega Mimmo Lucano – e se l’azzeramento dovesse essere confermato, ci sarà la chiusura dell’intero progetto”. A sostegno di Lucano è stata promosso un appello ([email protected]) firmato, tra gli altri, dal fondatore di Libera don Luigi Ciotti, dal missionario comboniano Alex Zanotelli, da numerosi sindaci e dalla Rete dei comuni solidali. “Mimmo Lucano da sindaco di Riace – afferma il deputato del Pd Davide Mattiello – è stato tra i più coraggiosi e lungimiranti nell’intuire e praticare una rivoluzione culturale sul punto più problematico: l’immigrazione come sfida e risorsa, anzichè come maledizione. Mi rivolgo al ministro dell’Interno Marco Minniti: non possiamo permetterci di perdere una esperienza come quella di Riace”. Mimmo Lucano è tra i 50 personaggi più influenti al mondo: lo scorso anno si è guadagnato il 40esimo posto nella classifica delle persone più influenti secondo la rivista “Fortune”.(ANSA).