M5s: la base discute sulla riforma e boccia il voto a 16 anni

Bandiere del M5S
Si calmano le acque nella maggioranza.
M5s: base discute su riforma

ROMA. – Le riforme costituzionali proposte dal M5s accendono il dibattito tra gli iscritti M5s che appaiono, tuttavia, abbastanza contrari all’abbassamento dell’età per votare a 16 anni. Sul blog di Beppe Grillo fioccano infatti i giudizi della base autorizzata perché iscritta a ‘postare’ il suo commento.

“Concordo in tutto!Unico punto sul quale dissento è l’età per votare abbassata ai 16 anni che ritengo un grave errore” sostiene Luca e sempre a proposito dell’abbassamento dell’età per votare Antonello protesta: “Gent.mo Toninelli potreste parlarci meglio di questo ‘Noi riteniamo che sia giunto il momento’.. Noi del nostro Movimento 5 Stelle ‘Chi’? Gradiremmo delle risposte in merito”. “Affermare che a 17 anni si possiede la maturità politica per andare al voto mi sembra molto ottimista, potrebbero votare per fatti riguardanti i telefonini, i calciatori..” scrive, pessimista, Pietro.

“Non mi risulta che gli iscritti abbiano mai proposto su Rousseau un programma che definisce Democrazia dal basso quella partecipata già da una bassa età” protesta ‘Quinta Luna’. “Capisco che potrebbe rivelarsi un ottimo bacino di voti per il movimento ma, alla fine, non vorrei si rivelasse il contrario” è scettico Vincino ed anche Anna si dice “contraria a dare il voto ai 16. Attualmente nemmeno i 18 e 40 sono preparati al voto”. Anche Giulio si dice “d’accordo su tutto ma il voto a 16 mi lascia dubbioso. Preferirei votare per la camera e il senato a 18” anni e pure Vincenzo chiede solo di uniformare l’età tra le due Camere: “Sono d’accordo su tutto meno che per il voto a 16 anni..”.

Sul blog non emergono però solo critiche ma anche proposte: “La questione di fiducia nei Regolamenti parlamentari deve essere cancellata” dice Sandro. Adolfo è ancora più categorico: “Molte delle riforme indicate non necessitano di procedura di riforma costituzionale. Sarebbe già una ‘rivoluzione’ applicarla in tutti quegli articoli finora ignorati”. Giuseppe appare deluso: “Per fare tutto quello che si sostiene non serve alcuna modifica alla Costituzione, salvo l’introduzione del referendum senza quorum per il quale sono contrario. Sono deluso, è un brutto segnale, l’intenzione di mettere le mani sulla costituzione farà perdere moltissimo consenso al M5S”.

(di Francesca Chiri/ANSA)