Produttori di uova, al via il piano autocontrolli

Produttori uova, al via piano autocontrolli
Produttori uova, al via piano autocontrolli

ROMA. – Le aziende italiane produttrici di uova alzano barriere contro il pericolo della contaminazione da insetticida fipronil: “Abbiamo immediatamente attivato analisi volontarie di ricerca del principio attivo, per poter escludere dalla commercializzazione uova o ovoprodotti contaminati ed abbiamo predisposto un protocollo operativo dell’associazione per dare a tutti la stessa linea di comportamento”, afferma all’ANSA Stefano Gagliardi, direttore generale di Assoavi, associazione che rappresenta i produttori di uova.

“In particolare – sottolinea Gagliardi – ogniqualvolta viene riscontrata una positività si procede all’autodenuncia alle autorità competenti, questo per assicurare al consumatore un prodotto sano e salubre e tutelare i produttori di uova da consumo che intendono garantire le proprie produzioni nei confronti di comportamenti illegali”.

“Si parla quindi – spiega Gagliardi – di un controllo a tappeto su tutti i singoli capannoni di galline ovaiole allo scopo di certificare, attraverso laboratori accreditati, l’assenza di contaminazioni dall’insetticida Fipronil (Fluocianobenpirazolo). Il campionamento consiste nel prelievo di un numero significativo di uova, secondo le metodiche utilizzate dai laboratori e dal numero di capi presenti in azienda per ogni capannone di produzione.

Cessato il periodo di emergenza il campionamento e controllo in questione verrà inserito nei piani di autocontrollo aziendali già operativi ogni 15 settimane come da normativa vigente”. “Grazie all’implementazione dei controlli pubblici e privati, come appena detto, così capillari – conclude Gagliardi – è possibile garantire che tutti i prodotti immessi nel mercato da oggi sono sani salubri ed esenti da fipronil”.

L’allarme fipronil può mettere in crisi un momento di buona salute del comparto: la produzione italiana di uova, pari a 810mila tonnellate di prodotto, si attesta infatti sui 13 miliardi di uova e vale circa 1 miliardo di euro per la sola parte agricola, mentre il fatturato delle vendite per lavorazione e trasformazione del prodotto finito aggiunge altri 1,5 miliardi di euro di volume di affari. La produzione è garantita da oltre 41,6 milioni di galline ovaiole accasate per la maggior parte in 1.600 allevamenti a gestione professionale. L’Italia è autosufficiente per il consumo di uova per il 106%.

(di Cristina Latessa/ANSA)

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