De Rossi: “Contro la Spagna come fosse una finale”

De Rossi, allenamento nazionale.
De Rossi, allenamento nazionale.

FIRENZE. – Consci di poter fare una piccola impresa. Gli azzurri stanno per imbarcarsi per Madrid con questa fiducia. E se lo dice uno dei tre campioni del mondo che ancora fanno parte del gruppo Italia c’è crederci. ”La Spagna negli anni ha fatto lustrare gli occhi a tutti – dice Daniele De Rossi dall’alto delle sue 114 gare in Nazionale – Però contro di loro veniamo da alcune buone prove e deve darci fiducia e coraggio. Restano favoriti ma andiamo là a giocarcela, non a fare le vittime sacrificali”.

C’è più di una ragione per il capitano della Roma per essere ottimisti e sperare, come augura il club manager Oriali, di vivere un’altra notte magica nel ricordo del Mondiale ’82 in Spagna, di cui Altobelli posta ogni giorno foto inedite da condividere con gli ex compagni: ”Sappiamo sempre cosa fare in campo e questo ci dà sicurezza”.

Indispensabile pensando che teatro sarà l’imponente Bernabeu: ”Chi ha paura di giocare lì allora ha paura pure a San Siro o al Camp Nou. Siamo una squadra giovane ma anche di personalità”. Una squadra che a suo dire andrà al Mondiale, il quarto personale per De Rossi. ”Ci spero davvero, sarebbe una grande avventura da vivere con questo gruppo”.

E’ un annuncio importante per il capitano della Roma che con 21 gol è a uno solo da Mazzola nella classifica marcatori azzurri: ”Al di là di eventuali spareggi che sono sempre brutte gatte da pelare ce la faremo. Vero che a Madrid non abbiamo nulla da perdere ma ci teniamo tanto, non è che se vinciamo siamo eroi o se perdiamo non è successo niente. Noi viviamo questa sfida come una finale”.

Non è un caso che a Coverciano siano passati il ministro dello sport Luca Lotti, il presidente federale Carlo Tavecchio, il dg Michele Uva e il sindaco di Firenze Dario Nardella. L’attesa è quella dei grandi eventi: ”Se credo a una Spagna meno forte del passato? Fosse così mi preoccuperei, quando i campioni leggono di essere meno forti sanno sempre tirare fuori qualcosa dal cilindro. E lì di campioni ce ne sono sempre tanti. Comunque sono sereno, siamo quasi al loro livello: all’Europeo abbiamo vinto e all’andata abbiamo pareggiato rischiando pure di far male”.

E’ un gruppo che, assicura De Rossi, sta crescendo in generale e nei singoli: ”Verratti è un punto di riferimento e un ragazzo per bene, Belotti oltre che per i gol (quello di domenica è una perla) colpisce per quanto fa nei 90′ e la cattiveria anche in allenamento. Lui spacca sempre la porta e con Immobile può far coppia in azzurro a lungo. Insigne? E’ tra i più in forma, da 2 anni fa cose eccezionali, Sarri lo ha ulteriormente motivato. Non so se sabato partirà in panchina, dovesse succedere sarebbe per una questione tattica, di sicuro non una bocciatura”.