L’uragano Irma fa paura. Caraibi e Florida si preparano al peggio

L'uragano Irma fa paura
L’uragano Irma fa paura

WASHINGTON. – Un altro potente uragano rischia di abbattersi sulla zona meridionale degli Stati Uniti, flagellando prima i Caraibi. Dopo Harvey, che in Texas e in Lousiana ha causato una sessantina di vittime, lo sfollamento di un milione di persone e danni per 180 miliardi di dollari, ora tocca a Irma, che martedì si è trasformato in uragano di categoria 5 (il massimo della scala) puntando su varie isole caraibiche e sulla Florida del sud.

Nel frattempo sull’Atlantico si è formato José, la decima tempesta tropicale della stagione, che potrebbe diventare l’ennesimo uragano nel Golfo del Messico. Irma soffia venti a 280 km/h ed avanza attualmente a 22 km/h, a circa 450 km a est di Antigua, minacciando piogge torrenziali, alluvioni e un innalzamento del livello dell’acqua sulle coste.

L’allerta uragano (che in genere ne prevede l’arrivo entro 36 ore) è stata lanciata, oltre che ad Antigua (aeroporto già chiuso), alle isole Barbados, alle isole Vergini britanniche e americane, a Saint Kitts e Nevis, a Saint Martin e Saint Barthelemy, nonché a Porto Rico, dove il governatore Ricardo Rosellò Nevares ha già dichiarato lo stato di emergenza e attivato la Guardia nazionale, contattando anche la Casa Bianca.

“Non ci sono precedenti”, ha avvisato Rosellò. “Non voglio allarmare nessuno, ma dobbiamo prendere molto sul serio” l’arrivo di Irma, ha aggiunto, sottolineando quanto sia importante approfittare delle prossime ore per lasciare le proprie abitazioni nelle aree dove con ogni probabilità ci saranno inondazioni. Le ultime previsioni indicano che Irma potrebbe abbattersi proprio su Puerto Rico e poi sulla Repubblica Domenicana, prima di virare nel weekend su Cuba o sulla Florida meridionale, con impatto al suolo vicino alla popolatissima Miami (430 mila abitanti, ma 5,4 mln se si considera l’area metropolitana), ancora in piena stagione balneare.

Anche il governatore del Sunshine State, Rick Scott, ha già dichiarato lo stato di emergenza (in 67 contee) e ha telefonato a Donald Trump, che “ha offerto tutte le risorse del governo federale”. “L’uragano Irma è una tempesta seria e pericolosa per la vita, la Florida deve essere preparata”, ha ammonito, mobilitando i primi cento uomini della Guardia Nazionale.

Nel frattempo cominciano le prime evacuazioni, come nella contea di Monroe: quella dei tre ospedali è in corso, quella dei turisti comincia mercoledì all’alba, poi toccherà agli abitanti. L’ultimo uragano a colpire la Florida è stato Matthew lo scorso ottobre, che ha spazzato la costa orientale prima di “atterrare” in South Carolina. American Airlines, come altre compagnie, ha annunciato di aver cancellato diversi voli verso le isole Caraibiche ma ha potenziato quelli per far rientrare quanti vogliono partire prima dell’arrivo di Irma.

Nelle aree più a rischio è già scattata la corsa alle scorte: acqua, cibo, pile, candele, generatori, medicinali. Mentre gli equipaggi della Guardia costiera e degli elicotteri che hanno prestato soccorso in Texas e Lousiana per Harvey stanno tornando alla base per prepararsi alla nuova emergenza. Anche il governo olandese si è mobilitato, inviando 100 marines, e due navi già di stanza nei Caraibi, nell’ex colonia indipendente di St. Maarten e in altre due piccole isole (St. Eustatius and Saba) legate ai Paesi bassi.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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