Mattarella: “In Ue decidano i principi comuni, non il mercato”

Sergio Mattarella
Atene 06/09/2017
Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella alla cerimonia ufficiale per il decimo anniversario della fondazione dell’Organizzazione Europea di Diritto Pubblico (EPLO) (Ufficio Stampa Quirinale)

CAPO SOUNIO. – Il ruolo del diritto, di principi condivisi, in un contesto dove il modello solidaristico traballa e dove il mercato non può essere l’unico regolatore. Il presidente Sergio Mattarella torna a sottolineare l’importanza di stabilire dei punti in comune, scritti nero su bianco, per il futuro dell’Europa.

Lo fa intervenendo a Capo Sounio, all’Organizzazione europea di Diritto Pubblico (Eplo) per il decennale della sua fondazione e lo fa nel giorno in cui la Corte di Giustizia Ue respinge i ricorsi di Slovacchia e Ungheria contro la relocation dei richiedenti asilo in Italia e Grecia. Stabilendo, sottolinea il Capo dello Stato, come la solidarietà “sia un principio europeo e non italiano o greco”, “un vincolo senza il quale viene meno l’Europa”.

Al decennale dell’Eplo, organizzazione – a cui aderiscono 16 Paesi – che che fa della promozione del diritto pubblico uno strumento di diffusione dei valori europei, Mattarella arriva con i suoi omologhi greco e portoghese, Prokopios Pavlopoulos e Marcelo Reblo de Sousa. Prima, i tre presidenti hanno un pranzo nel Palazzo Presidenziale di Atene dove, in una breve dichiarazione congiunta con Pavlopoulos, Mattarella ribadisce la “piena sintonia” tra Italia e Grecia sottolineando l’opportunità di “ampliare i rapporti economici” tra i due Paesi.

E, prima di recarsi nel pomeriggio alla sede dell’Eplo il Capo dello Stato rende omaggio – primo presidente a farlo – al monumento alle oltre 4mila vittime italiane di una strage dimenticata: il naufragio, avvenuto il 12 febbraio 1944, del piroscafo Oria, stipato fino all’inverosimile di soldati italiani prigionieri dei nazisti e diretti da Rodi ai lager in Germania.

Alla cerimonia dell’Eplo, invece, è il presente e il futuro dell’Europa a tenere banco. “E’ decisivo lo sviluppo di principi comuni del diritto in tutta Europa”, è l’esortazione di Mattarella che ricorda come il modello europeo abbia come obiettivo “conciliare l’economia di mercato con la massima tutela possibile dei diritti sociali”.

“E questa è una dimensione che l’Ue non può ignorare”, insiste Mattarella che prende ad esempio la possibile istituzione di meccanismi anti-disoccupazione e osserva: “Non è infatti ipotizzabile che il “regolatore di ultima istanza” sia esclusivamente il mercato”. Ma una griglia di principi comuni, che facciano leva sul diritto, è necessaria anche perché senza parametri condivisi “si rafforza quel sentimento di scetticismo” che punta all’incapacità di affrontare i problemi da parte dell’Ue.

Un’Europa, tiene a osservare Mattarella, dove il modello solidaristico su cui sono plasmate le nostre società “stenta a trovare riscontro” e ciò favorisce “il disincanto” nei confronti di Bruxelles. Da qui l’importanza di quella Carta Fondamentale la cui assenza è “una carenza strutturale dell’Europa”. Da qui, l’importanza del ruolo dell’Eplo nel favorire la conoscenza del diritto: la sua diffusione, sottolinea Mattarella, non solo difende “i nostri valori anche nelle emergenze” ma contribuisce a “creare società più giuste e stabili”.

(dell’inviato Michele Esposito/ANSA)

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